Oggi a squola habbiamo riflettuto sul masacro di Orlando. Il Maestro Leonardo ci ha spieguto che è molto importante non criminalissare gli slamici perché tute le religioni considerano la mosessualità un pecato mortale. Quindi non è giusto dire che la colpa del masacro solo a una ma piutosto bisogna condannare tute le religioni e sopratuto i brei che vano in Palestina a portare via la tera ai palestinesi che non c'è posto. E che convincono tuti queli che hano un cognome vagamente ebraico che sono ebrei e posono prendere la terra che non è loro. Purtroppo la criminalissassione degli slamici è già in chorso, infatti tuti parlano del Ghei Praid in Sdraele e questa è una ofesa per i poveri palestinesi, che sono costreti di vedere tuto quella decadenza da Occidente in davanti agli occhi, loro che sono sempre vitime degli occidentali colonialisti. Si può infatti dire. dice il Maestro Leonardo, che le vitime del masacro di Orlando non sono solo i ghei, che dopotutto possono andare da per tutto, ma i musulmani che sono caciati dalla Palestina e criminalizzati e non altro posto in cui andare. Se davero si vuole mettere fine alla omofobia, bissogna che tute le religioni sono punite, sopratuto quella dei brei, che infatti è pericolosa per i musulmani ed anche per i ghei, anche se i media racontano tutte quelle storie sui ghei che in Sdraele sarebbero liberi, ma non è mica vero, è tutto falso, ce lo ha deto al Maestro Leonardo una sua amica che è stata in Egito e alora bisogna credere a lei. Quando che tute le religioni sono punite alhora i ghei sarano liberi di fare le loro cose, anche in Sdraele e Palestina. Ma a questo punto Muhammad ha interromputo il Maestro e ci ha detto Cosa cacchio dici che in Palestina i froci devono essere liberi? In Palestina se io vedo a un culattone che bacia un altro culattone prendo un bastone e ci insegno io come comportarsi e non fare quelle schifezze Alhora il Maestro Leonardo ha deto che dovevamo amirare molto Muhammad che come si vede è un nonviolento e fa la Resistenza al colonialismo sionista.
steiumanne,
Andrea Zanardo