Austria: chiunque avesse vinto, assurdo festeggiare. Un simbolo dell'Europa 26/05/2016
Autore:

Il gruppo dominante fatto dai partiti di 'sinistra', di 'centro', di immigrati islamici, con la complicità di media, chiese e sindacati sono riusciti di nuovo, come nel resto dell'Europa occidentale, a bloccare in modo antidemocratico l'elezione di un'alternativa patriottica e antiislamica. Sta ovunque accadendo quello che Houellebecq aveva previsto per la sola Francia. La stampa dominante in 'UE' celebra la vittoria di van der Bellen con titoli come 'Il bene ha trionfato' (Weser Kurier), mentre su uno dei pochi media dissenzienti, come il settimanale liberal-conservatore 'Junge Freiheit' ci si chiede ironicamente se la nomenklatura a questo punto non faccia meglio ad abolire del tutto delle elezioni che le sono sempre più rischiose perché diventa sempre più difficile vincere. Qui il riferimento all'articolo, che pubblica anche un fotomontaggio diffamatorio su Norbert Hofer che fa il saluto romano, apparso sul 'Berliner Zeitung', intitolato 'La nomenklatura e il suo coro di giubilio': https://jungefreiheit.de/debatte/kommentar/2016/die-nomenklatura-und-ihr-jubelchor
Mentre sul Sole 24 Ore si ammonisce che l'uscita della Gran Bretagna da 'UE' sarebbe addirittura un pericolo per l'economia mondiale. Nota bene: la semplice uscita da 'UE' di uno stato con meno dell'1% della popolazione e con una valuta propria sarebbe un pericolo per l'economia mondiale. Un'arroganza senza limiti. Abbiamo bisogno di un rinnovamento che vada ben oltre un 25 aprile.

Roberto Acquino

*****************************

Sono d'accordo con Volli su Austria e considerazioni conseguenti. La vittoria , per altro con un'ombra di brogli, ottenuta con un margine di 31000 voti di persone che dall'estero non hanno il polso della situazione in patria, è una vittoria di Pirro. Il sollievo per "l'arresto dell'ultra destra" è il sollievo di chi mantiene il suo status quo, con tutti i privilegi che ne derivano. Ormai l'Europa è percepita dalla maggioranza dei cittadini come un corpo estraneo, ci si sente privati di qualsiasi forma di consultazione, tutto è deciso dall'alto, i governi nazionali devono essere organici allla BCE, al FMI, succubi dei burocrati europei . l'unica arma è il voto "contro". Purtroppo la reazione della "casta" è il terrorismo psicologico: fuori dalla UE è la rovina, la povertà, l'isolamento. E sarebbe anche il caso di fare una seria riflessione sull'uso delle parole e immagini con le quali i media hanno fatto e fanno il lavaggio dei cervelli : perché i partiti che dicono di volere confini sicuri, meno immigrazione, un ritorno a una identità e politica nazionale sono populisti, razzisti, xenofobi ,islamofobi , di ultra-estrema destra? E perché i clandestini sono diventati "migranti"? e perché le foto dei "migranti" sono sempre pietistiche e mai per es. dicono delle brutalità nei campi , delle vessazioni contri i pochi cristiani o degli stupri sulle donne e bambini ?

Annalisa Rossi

Fino a prova contraria, non è corretto parlare di "brogli" per le elezioni presidenziali austriache. Ugualmente, mettiamo in guardia dal cavalcare l'onda antieuropeista: vero è che l'integrazione europea ha accantonato nel corso degli anni molti problemi non risolti, che oggi riemergono, ma il populismo di chi si scagli acontro quella che definisce "casta" di Bruxelles è a nostro avviso pericoloso e fuorviante. 
Come ha sottolineato Ugo Volli, è assurdo festeggiare per il risultato delle elezioni austriache, come sarebbe stato assurdo festeggiare se avesse vinto Hofer.

IC redazione