Il fatto - Che vergogna, che profonda vergogna provo da italiano, per la vicenda della Brigata Ebraica in Piazza San Babila il 25 aprile. Non basta la vergogna o, per meglio dire, la consapevolezza di colpa, che sempre - da italiano - provo nei Vostri confronti, a partire dalle Leggi Razziali del '38. Lo scandalo non è circoscritto ad un gruppo di manifestanti idioti che, essendo beceri, si comportano conseguentemente. La mia vergogna è scatenata dalla NON reazione delle istituzioni italiane. Non trovo giustificazioni a questo odioso silenzio.
La Resistenza - Oltretutto devo ammettere d'essere nauseato, ma non stupito. In Italia in parecchi vivono ancora della rendita morale (e non solo!) assicurata dalla Resistenza. Ma quanti furono i veri resistenti? Soldati sbandati, renitenti alla leva, disertori. Gente che era in montagna, sì, ma per sfuggire ai tedeschi, non per combatterli. Resistenti? A sentir loro sembra che sia stata la Resistenza a sconfiggere nazisti e fascisti. Magari con il piccolo contributo degli alleati, no? Che pagliacci. Tutto il mio rispetto per quei pochissimi che davvero combatterono il nazifascismo; ma quanti erano? In pieno stile sovietico, prendersi il merito (di cosa? Di una bomba, non di un combattimento vinto) e scaricare la colpa sugli ebrei o, per essere più precisi, lasciare che i nazisti si rifacessero su di voi.
Chi sono io - Per lavoro ho viaggiato tutta la vita. Oltre quindici Paesi musulmani ed Israele. In totale oltre settanta Paesi e 12 anni di residenza all'estero (Sudafrica, Tailandia e Cina). Un'idea me la sarò fatta? Sono stanco di discutere (non so che verbo usare) con signore della gauche caviar meneghina che sono state in un Club Mediterranée una volta nella vita e si sono convinte di avere capito l'islam! Quelle che negli anni 70 si mettevano una Kefiah intorno al collo e pensavano “ le cretine “ di diventare Dolores Ibarruri. Che dirLe, mi vergogno profondamente, offro a Voi tutta la mia solidarietà , la mia ammirazione, per quello che può contare. Una piccola consolazione: Non sono preoccupato per voi. Ce la farete, sempre e comunque. Con ammirazione e rispetto
Gianfranco Pacini 66 anni, pensionato.
L'importanza della Liberazione e della sua memoria non deve essere in discussione, mentre è giusto discutere dell'appropriazione di questo ricordo in modo esclusivo da parte della sinistra radicale e persino estrema, spesso su posizioni tutt'altro che democratiche e liberali.
IC redazione