Ho letto attentamente la storia del musulmano che ha denunciato il fratello che era stato arruolato nell'Isis. Le conseguenze che ne sono derivate sono quelle che costituiscono le remore per molti meno coraggiosi a denunciare altri potenziali criminali. Per conto mio il governo italiano - se veramente vuole combattere l'Isis, ma ci credo come quello che passa in strada - dovrebbe (anzi, deve) cambiare strategia ed offrire il massimo appoggio a persone così coraggiose. Altrimenti, come direbbe un certo Don Abbondio de "I PROMESSI SPOSI"... "il coraggio uno non se lo può dare". Già. E poi? Shalom
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Proteggere i pochi coraggiosi che osano, a rischio della vita, scagliarsi contro l'islamismo, e combattere con molta maggiore incisività e meno correttezza politica il radicalismo islamico stesso, dovrebbero essere due realtà complementari. Di fatto, invece, le poche voci contro che di tanto in tanto si levano dall'universo islamico sono isolate e non valorizzate dalle nostre istituzioni. Una sconfitta complessiva per l'Italia e l'Occidente.
IC redazione