Scrivo in relazione all' articolo di Luciano Pellicani relativo al libro "L'Occidente e i suoi nemici " Non ho letto il libro, per cui le osservazioni che seguono si riferiscono solo a quanto compare nell' articolo. http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=8&sez=120&id=61843
Credo sia urgente contestare gli assiomi su cui è costruito il ragionamento di Luciano Pellicani. Non mi riferisco alle convinzioni dei musulmani, di sicuro costitutive del loro immaginario, ma a quanto il Pellicani asserisce sull'Occidente moderno sostenendo che la modernità è una civiltà costitutivamente imperialistica, la cui istituzione centrale è il mercato."
Questa definizione che la modernità è solo mercato ( concetto mitigato dal termine centrale), è un errore che non possiamo permetterci !! Se fosse così, viva l'islam che promette non solo la giustizia ma addirittura il paradiso. Troncare con un colpo di righello il laborioso percorso della cultura occidentale, trascurando i valori costruiti, per mettere sulla bilancia solo gli avanzamenti tecnologici quasi poi fossero solo prodotti del 'mercato', non soltanto è sommamente nefasto, ma significa non avere compreso.
Senza nascondere gli errori compiuti dalle nazioni occidentali, le loro pecche, gli squilibri - anzi proprio esortando a condannarli per superarli - resta apprezzabile che molte delle conquiste del mondo occidentale siano diventate un patrimonio comune dell' umanità .
. Detto questo, credo che l' errore di base continui ad essere legato alla presunta superiorità assegnata al concetto di spirito e di spiritualità, che finisce per creare talvolta mostri capaci di divorarci, come purtroppo stiamo costatando in questo momento storico e come è successo in passato.
Valerio Venturini
Le critiche di Pellicani alle società capitalistiche - e quindi al 'mercatot' tout court - derivano dalla sua formazione troppo rigidamente socialista. Quel che va apprezzato nei suoi scritti è l'aver capito il pericolo che l'islam rappresenta oggi per il mondo libero, cosa non da poco, se la sinistra, soprattutto quella estrema, continua a non essere in grado di ragionare, soffocata com'è dall'ideologia marxista, un virus che non è scomparso dopo la caduta dei regimi comunisti.
IC Redazione