In effetti Deborah Fait tira fuori un comportamento che non riesco neppure io a concepire, ossia le femministe che difendono il mondo musulmano. Sindrome da crocerossina? Paura di essere tacciate come islamofobiche? Ogni volta tirano fuori la storia che il 90% delle violenze contro le donne avviene nelle mura di casa (è vero) però non dicono mai apertamente che l'Islam pone la donna in una condizione di inferiorità, la umilia, la mette un gradino più in basso dell'uomo. Nessuno di loro commenta episodi di stupri verso le donne da parte delle comunità magrebine (le marocchinate non sanno neppure cosa siano) e insomma pare che questa Eurabia avanzi inesorabilmente, anche sotto il loro tacito consenso.
Però non manca ogni giorno una femminista che attacca il maschio italiano o europeo in generale, tacciandolo come violento e via discorrendo.
Certo ci sono ancora casi di violenza, nulla da eccepire in ciò, ma la massa dei profughi che arriva ora è al 90% maschile, abituata a saziarsi sessualmente senza chiedere il permesso; se proseguiamo di questo passo episodi come quello di Colonia saranno quotidiani e ci abitueremo, ma guai ad evidenziarli, saremmo razzisti!
Mi sembra che qua il Dottor Volli abbia capito per bene la situazione in atto e ogni giorno la evidenzia per bene, ciò mi fa piacere. Infine questa intifada dei coltelli proprio non se la fila nessuno, anche ieri ci sono stati dei bruttissimi episodi, armano le donne per accoltellare la gente, alla faccia delle femministe!
Bumboni26
Ma in Italia abbiamo il femminicidio, una piaga da non dimenticare maii e alla quale pare che non ci sia rimedio, anche se un intervento sulle origini è ormai indispensabile, visto il numero delle donne che ci rimettono la vita.
In quanto all'islam, ha ragione, significa sottomissione, ma l'Italia è una democrazia, dove la parola eguaglianza dovrebbe avere un significato.
IC Redazione