Ma i palestinesi hanno sempre ragione ? 08/03/2016
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Egregio Direttore,
mi permetto di rilevare che:
1. Karima Moual ha scritto un articolo interessante e piuttosto critico sull'uso del velo islamico, esprimendo esplicitamente il dubbio sulla libertà della scelta e notando il ruolo delle organizzazioni islamiche nel creare una 'generazione di donne velate'. Il titolo è probabilmente fuorviante, ma credo sia giusto criticare quello e non l'articolo;
2. le case e le altre strutture demolite vicino a Nablus non erano di famiglie di terroristi, sicché l'Osservatore Romano non ha invertito alcun rapporto causale, ma ha semplicemente dato due diverse notizie in un solo breve articolo. Come risulta da un articolo di Tovah Lazaroff sul Jerusalem Post, sono state demolite perché costruite senza autorizzazione israeliana in un'area per esercitazioni militari. La vicenda è un episodio del contrasto fra Israele, che invoca le norme urbanistiche, ed i Palestinesi e molta parte della diplomazia internazionale, che lamentano che Israele non rilasci abbastanza permessi edilizi ai palestinesi nell'area C. Vi è chi sostiene che Israele lo faccia al deliberato scopo di impedire la crescita naturale delle comunità esistenti per indurle a trasferirsi nella parte sotto amministrazione dell'ANP, mentre vi sono accuse da parte israeliana ai palestinesi di invocare una presenza antica in zone occupate senza titolo solo da pochi anni. Glielo segnalo perché ritengo non solo che sia importante che IC non presti il fianco alle smentite, ma anche perché sarebbe molto utile, per gli amici di Israele che non hanno il tempo o la possibilità di leggere i media israeliani in inglese, di disporre di informazioni puntuali che permettano di replicare alle accuse con cognizione di causa.

 Molto cordialmente,
Annalisa Ferramosca

Le sue osservazioni, come sempre attente e informate, le accettremmo in toto se l'informazione su Israele fosse sempre equilibrata e quindi veritiera, l'esatto opposto di quanto avviene. Le facciamo un solo esempio: l'abbattimento delle case perchè abusive. Chiediamoci che cosa avverrebbe in Italia di fronte a un caso simile, ci feliciteremmo di fronte a un ordine più che benvenuto. In Israele no, se gli abusivi sono palestinesi. Quelle abitazioni andavano demolite, se poi c'è stato un errore nel citare la moticazione (abusivismo e non terrorismo) questo non elimina la giustezza dll'ordinanza. Nella zona A, sotto totale amministrazione palestinese, Israele non entra in merito. Ma in quelle denominate B e C ne ha diritto, e lo applica. Il fatto poi che ci sia il richiamo alla vicinanza con le esercitazioni militari, lei conosce bene i problemi che il terrorismo palestinese causa a Israele. Se l'Anp fosse un vicino pacifico, avremmo già la pace, cosa che non è.  Per Israele la sicurezza è un fattore essenziale alla propria stessa vita.

IC Redazione