Purtroppo questa volta mi trovo a dover non condividere la Vs. accusa di antisemitismo nei confronti dell'Autore de "IL GATTOPARDO", soltanto in base a un suo giudizio - sarà poi stato autentico, o forse "imprestato"? - nei confronti degli ebrei (o magari di qualche ebreo, non perchè tale, ma forse soltanto perchè in certe condizioni esistenziali).
Comunque, se vogliamo toglierci tutti i sassolini dalle scarpe, allora possiamo rinunciare anche a leggere Dante o Boccaccio, Petrarca o il Pulci... Per non dire infine del mio amico Giacomino da Recanati, alias Leopardi, nelle cui opere giovanili si possono ravvisare alcuni passi che riflettevano il pensiero dell'epoca.
In ultima analisi: ritengo sia un errore generalizzare, come pure un altrettanto errore esprimere un giudizio su uno scrittore o un poeta in base ad alcune frasi estrapolate dal loro contesto globale, rischiando magari di farle apparire completamente opposte a quanto in origine l'Autore avrebbe desiderato esprimere.
Shalom.
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
In linea generale, lei ha ragione, infatti nessuno ha catalogato quel gruppetto di scrittori italiani con l'eticehtta di antisemiti. Sono venue alla luce alcune loro affermazioni antisemite, e come tali sono state riportate. E' il risultato della ricerca, che non toglie però quasi nulla al valore delle loro opere, come lei giustamente richiama. IC le riporta per completezza di informazione.
IC Redazione