Rai: paragoni inaccettabili 01/03/2016
Commento di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait
Rai: paragoni inaccettabili
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Franco Di Mare

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Questa mattina, lunedì 29 febbraio, durante la trasmissione di Uno Mattina, nella rubbrica "Sarò Franco", Franco Di Mare ha preso spunto da un articolo di Davide Frattini http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=2&sez=120&id=61564 per parlare del rapporto tra le donne, alcune regole religiose e la misoginia. Ahimè, ha cominciato subito male dicendo che nell'islam le donne vivono "una sorta" di segregazione. Peccato che abbia detto due paroline di troppo, "una sorta"! Nell'islam le donne vivono segregate, né più né meno, senza nessun tipo di "sorta". Dopo aver raccontato l'episodio della signora Rabinowicz invitata a cambiare posto su un aereo ElAl a causa della stupidità di un ebreo ortodosso che non la voleva vicina perché donna ecco che Di Mare comincia la sua tiritera parlando delle differenze tra cristianesimo e le altre due religioni abramitiche e facendo praticamente un'inaccettabile e scandalosa amalgama tra islam e ebraismo, tra l'estremismo islamico diffuso in tutti i paesi araboislamici come modello di vita e i pochissimi ebrei che interpretano in modo esagerato e fanatico, inventadosele, alcune regole religiose.

Naturalmente Di Mare non ha dimenticato di ricordare gli autobus in cui le donne erano invitate a sedersi in fondo, lontane dai maschi, ma non ha aggiunto due cose importanti. UNO: accadeva solo a Gerusalemme e solo su alcune linee che servivano i quartieri ortodossi; DUE: nel 2011, la Corte Suprema ha vietato alle compagnie di trasporti pubblici la discriminazione di genere. E il caso è chiuso. Dal momento che la mamma dei cretini è sempre incinta, quando nei paesi democratici i cretini esagerano sia individualmente sia in gruppo, ecco che entrano in gioco i governi per rimediare, frenare e possibilmente bloccare cancellando con leggi giuste la stupidità degli individui. Israele ha un governo laico e democratico e una Corte Suprema che arriva dove il governo a volte non può. E' questa la bellezza della democrazia israeliana sempre molto vivace e attiva, risolvere passo dopo passo i problemi che possono danneggiare la società e l'individuo. Non sempre è facile, non sempre si riesce a farlo in tempi brevissimi ma alla fine ci si arriva.

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Renee Rabinowitz

Di Mare raggiunge il limite dell'ingiuria quando afferma che "certe cose", riferendosi all'episodio dell'aereo e alla misoginia, possono portare alla "flagellazione, decapitazione, taglio delle mani, segregazione" e conclude il sermone ricordando le statue coperte a Roma per l'arrivo del presidente iraniano Rouhani con la domanda "trovate qualche differenza tra i due episodi?" Eh no, Franco Di Mare! Intanto precisiamo che nessun ebreo, nemmeno il più fanatico, chiede la flagellazione, la decapitazione, il taglio delle mani e la segregazione delle donne, a nessun ebreo passerebbe nemmeno per l'anticamera del cervello un simile obbrobrio. Precisiamo che Israele non ha la pena di morte, come quasi tutti gli stati europei. Gli orrori elencati da Di Mare sono invece legali e ampiamente praticati dai governi di tutti gli stati musulmani. Fare paragoni assurdi tra l'ebraismo e l'islam, è semplicemente oltraggioso.

Veniamo infine a quella domanda.. "trovate qualche differenza tra i due episodi?"... beh, senza arrabbiarmi troppo proverò a fare un breve ragionamento. Credo che la differenza sia oceanica e anche più! Coprire le statue per non offendere Rouhani è stato un atto di sudditanza e di stupidità totale di un governo, nella persona di un sovrintendente, per obbedire agli ordini di una teocrazia che impicca in piazza le donne e gli omosessuali. Nessuno ha querelato il governo italiano per questo gravissimo e ridicolo episodio e la storia è stata insabbiata con buonapace di tutti, come sempre. L'episodio dell'aereo, al contrario, è stato commesso da una persona severamente redarguita, con la complicità, a parer mio, di uno steward un po' codardo che non è stato capace di dire al rabbino "se ne vada lei a sedere da un'altra parte", la compagnia aerea è stata denunciata e condannata a pagare 11.000 dollari a Renee Rabinowitz, i media israeliani, i più liberi del mondo, hanno ampiamente criticato l'accaduto. E in Israele non si insabbia niente. Non la vede davvero la differenza signor Di Mare?

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile di Israele"


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90