Qualcosa di genuinamente scioccante ? 28/02/2016
Autore: Ugo Volli

Qualcosa di genuinamente scioccante ?
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

Cari amici,

mi sapete spiegare questa espressione: “qualcosa di genuinamente scioccante”? (in inglese, se preferite, fa “something genuinely shocking”).
Ci può essere uno shock poco genuino? Se invece è genuino, uno shock sciocca di più? Chissà, misteri della lingua inglese, o forse del politichese, che ormai regna anche nel tempio della democrazia (e del sano empirismo e della concretezza linguistica), voglio dire l'Aula dei Comuni a Westminster).
O forse è l'ex tempio, ma non importa.
Quel che mi interessa farvi sapere è l'autore della frase, il premier britannico David Cameron. E la circostanza della sua ammissione: un “question time” svoltosi una settimana fa e cioè la risposta orale all'interpellanza di un deputato dell'opposizione laburista, che risponde al nome poetico (ma soprattutto significativo sul piano politico-religioso di Imran Hussain. (http://www.independent.co.uk/news/uk/politics/david-cameron-blasts-israels-genuinely-shocking-illegal-settlements-a6893301.html ).

Ma ciò che più importa è il suo argomento e cioè Gerusalemme. Il bravo e molto preoccupato onorevole Hussain aveva chiesto al primo ministro inglese che cosa stesse facendo per prevenire “the infringement”, che potremmo tradurre “la violazione” naturalmente “delle vite e delle terre palestinesi”.
E Cameron, invece di rispondergli come meritava, che chi stava “violando vita” in questo periodo a Gerusalemme e dintorni erano proprio i suoi amici palestinesi che attaccano a coltellate donne incinte e ragazzini, gli ha detto:

Io sono conosciuto come un forte amico di Israele ma devo dire che la prima volta che ho visitato Gerusalemme e ho fatto un giro attorno a quella meravigliosa città quel che ho visto accadere con l'efficace accerchiamento di Gerusalemme Est - la Gerusalemme Est occupata - è qualcosa di genuinamente shoccante. Quel che questo governo ha coerentemente fatto e continuato a fare è dire che sì, appoggiamo Israele, ma non appoggiamo gli insediamenti illegali, non appoggiamo qual che sta avvenendo a Gerusalemme Est e che è veramente importante che questa capitale sia mantenuta nello stato in cui era in passato.”

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Cameron si aggiorni

Cari amici, non commenterò la strana idea geografica di accerchiamento coltivata da Cameron. Aprite una cartine, se vi pare, e scoprite che a Nord di Gerusalemme c'è Ramallah e Jenin, amministrate dall'Autorità Palestinese, a Est c'è Gerico, amministrata dall'Anp, a Sud ci sono Betlemme e Hebron, amministrate dall'Anp, e che la bretella a Ovest di Tel Aviv è stretta in certi punti un paio di chilometri.
§Né mi soffermerò su quella “ben nota amicizia” e su quell'”appoggio”, che ricordano tanto l'esordio degli antisemiti: “io ho tanti amici ebrei, MA...”
E neppure chiederò in che passato dovrebbe essere mantenuta Gerusalemme: quel tempo giordano che i palestinisti rimpiangono, durato per fortuna solo 19 anni, in cui agli ebrei era proibito l'ingresso in città, il quartiere ebraico era stato completamente ripulito etnicamente, le sinagoghe abbattute, lo spazio di preghiera davanti al Kotel (il “muro del pianto”) usato come pubblica latrina; insomma Gerusalemme era stata liberata, con l'appoggio determinante dei soldati di Sua Maestà Britannica dagli “sporchi piedi ebraici”, come si è espresso di recente con la sua solita finezza Mahamud Abbas, dittatore dell'Autorità Palestinese?

Non ne parliamo. Mi limito a segnalarvi l'educata ma ferma lezione impartita a Cameron da Netanyahu (http://www.nytimes.com/2016/02/26/world/middleeast/benjamin-netanyahu-rebukes-david-cameron-for-criticizing-israel.html?_r=0 e http://www.independent.co.uk/news/uk/politics/benjamin-netanyahu-attacks-david-cameron-for-saying-israeli-settlement-policy-is-genuinely-shocking-a6898736.html ), magari con l'aggiunta dell'altra lezione sui dati di Gerusalemme che gli ha fatto il sindaco della città Barkat (http://www.theblaze.com/stories/2016/02/25/jerusalem-mayor-answers-british-prime-minister-who-said-he-saw-something-genuinely-shocking-when-he-visited-israels-capital/ )

Vale la pena di leggerle, soprattutto per chi non ha visto con i suoi occhi come viva la capitale di Israele, come essa sia aperta a tutte le lingue, le religioni, le etnie, a come sia tutelata con severità (io trovo con troppa severità) l'ipersensibilità xenofoba e razzista dei musulmani rispetto al loro dominio sul Monte del Tempio.

Resta questo shock di Cameron, che, non ho difficoltà ad ammetterlo, non va annoverato fra i politici fanaticamente antisraeliani come come per esempio i membri del governo svedese o irlandese... o il presidente degli Stati Uniti.
Bisogna pensare che Cameron sia un po' demagogo come molti politici, ma in fondo abbastanza sincero e che pertanto trovi strano chge Gerusalemme sia una città israeliana, che la capitale storica del popolo ebraico appartenga agli ebrei, che essi cerchino di provvedere, anche se in maniera molto attenta e meno provocatoria possibile, alla sicurezza della popolazione, che non lascino i terroristi liberi di agire, che non abbiano intenzione di cedere la città di Davide e di Salomone ai negazionisti arabi.
Questo è "genuinamente scioccante" per lui, che ci piaccia o meno.

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Ugo Volli