Come si vince il BDS accademico
A proposito di BDS, nei giorni scorsi abbiamo raccontato il fiasco clamoroso ottenuto dall'iniziativa lanciata da Angelo D'Orsi - dell'università di Torino - con il proposito di coinvolgere i docenti universitari italiani a boicottare la cooperazione con le università israeliane. Su 50.000 prof. circa, hanno aderito 176, cioè lo zero virgola qualcosa. Una sconfitta storica, se si considera che lo scopo era di far fallire la cooperazione fra il Politecnico di Torino e il suo omonimo israeliano, il Technion di Haifa: dal Politecnico non è arrivata nessuna firma, neanche una ! Uno smacco totale per il fanatico D'Orsi, che da anni diffonde odio verso Israele organizzando seminari e convegni lautamente finanziati dalle banche piemontesi.
Adesso si apprende che una ventina di docenti dell'Orientale di Napoli hanno aderito al boicottaggio, venti firme in più che non modificano il fiasco nazionale.
Per questo ci appare inopportuna la decisione di raccogliere firme di "docenti a favore", visto che nella quasi totalità lo sono quelli che non hanno firmato.
Un errore anche politico, rispondere a un attacco è sempre perdente, in questo caso poi si fa un favore a D'Orsi alimentando la pubblicità su una sua iniziativa già sconfitta.
Combattere il BDS accademico si fa, e si vince, con battaglie dal segno positivo, come fa Israele facendo conoscere la grande cultura che le sue università producono.
Angelo Pezzana