Chi celebra il Giorno della Memoria e vuole la fine di Israele? 28/01/2016
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Perdonate se scrivo questa cosa proprio durante le celebrazioni del 27 Gennaio, ma io se fossi ebreo, con parenti sopravvissuti a ciò che è avvenuto durante la seconda guerra mondiale, o con parenti che sono stati cacciati, in quanto ebrei, dalle nazioni nord africane, NON vorrei assolutamente la solidarietà dei comunisti che si ergono a definire i fondatori di Israele degli OPPRESSORI e degli OCCUPANTI, chiamati anche COLONI. Come amano allora gli ebrei? Con la divisa a strisce? Con la Stella di Davide cucita sul capo e con il tatuaggio identificativo impresso nel braccio? Come si fa a definirsi antisionista e non antisemita, se di fatto desideri che gli ebrei non abbiano una loro patria, che quindi abbiamo un'autodeterminazione come tutti i popoli? Come si fa a difendere gli arabi, chiamati ormai palestinesi, i quali tutti i santi giorni predicano odio e violenza? Non ho mai visto una contraddizione in termini così incredibile! W gli ebrei nei lager e abbasso gli ebrei in Israele è il loro motto, un antisemitismo ipocrita e indegno, a questo punto meglio i nazisti che almeno erano franchi nei loro pensieri (scusate il paragone).

Un vostro lettore

L'ipocrisia che circonda le celebrazioni della giornata della Memoria è sempre più spesso dominante. Si tratta però di un fenomeno trasversale, che non riguarda soltanto la sinistra, anche se la sinistra estrema è compattamente contro Israele, e spesso persino contro l'esistenza di Israele. Ovvero, anche se pochi lo ammetterebbero, a favore di una seconda Shoah.

IC redazione