Fate qualcosa 19/01/2016
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Autore: Ugo Volli
Fate qualcosa
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

A destra: Dafna Meir, uccisa nella propria abitazione da un terrorista palestinese

Cari amici,

l'altro ieri, una donna di trentanove anni è stata ammazzata a pugnalate a casa sua, a Otniel, un paese fra Hebron e Beer Sheva, davanti ai suoi figli. Si chiamava Dafna Meir, aveva sei figli fra i 4 e i 17 anni, faceva l'infermiera all'ospedale Soroka di Beer Sheva. (http://unitedwithisrael.org/mother-of-six-is-the-latest-victim-of-palestinian-terror/). L'anno scorso il viaggio di Informazione Corretta ha visitato questo ospedale e ricordo benissimo come ci venisse presentato con orgoglio il fatto che molti arabi e beduini, dal Negev, dalla Giudea e anche da Gaza erano serviti da questo ospedale. Forse l'assassino non sapeva di ammazzare un'infermiera, che per mestiere soccorre vite umane; ma quando è entrato a casa sua, gli era certamente chiaro che stava uccidendo una donna disarmata. Senza la resistenza disperata della madre, che si è trattenuta dentro il corpo il coltello, avrebbe probabilmente assassinato anche la figlia più grande che era nella stessa stanza. Così ha raccontato lei.

Ieri invece a Tekoa, una comunità nel Gush Etion è stata ferita gravemente a coltellate Michal Fruman, una donna incinta, anche lei sulla trentina, che ora sta in ospedale fra la vita e la morte (http://worldisraelnews.com/palestinian-terrorist-stabs-and-wounds-pregnant-israeli-woman/). Anche qui il terrorista è un palestinese. A differenza dell'altro che è riuscito a fuggire, questo è stato ferito dalla reazione degli astanti e arrestato.

I giornali italiani, per quel che sono riuscito a vedere in rete, non hanno quasi parlato delle vicende, con l'eccezione del Secolo d'Italia che le dedica oggi un articoletto. Sono gli stessi giornali che giustamente hanno dato rilievo alle molestie di Colonia e (meno giustamente) hanno fatto scandalo di una brutta scritta anticristiana sulla Chiesa della Dormizione a Gerusalemme.

Ho tre domande per voi (ma anche per i politici e i giornalisti). Per la prima ho anche una risposta. Prima domanda: perché lo fanno? Non è la prima volta che una donna è vittima del “terrorismo popolare” palestinista; ma non era mai stata altrettanto chiara l'intenzione precisa di prendersela con madri, donne incinte, persone che anche nelle guerre gli eserciti minimamente decenti cercano di non colpire. A questo ho una risposta: i nazisti facevano così, e la propaganda palestinista da cui sono influenzati questi assassini è in sostanza la stessa propaganda dei nazisti. Guardate questo video raccolto da Palestinian Media Watch, se ne volete una prova, una fra le mille: https://youtu.be/8qjjLcucBps.

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La seconda è: perché scandalizzarsi per le molestie sessuali di Colonia (badate, io sono d'accordo, è stato un assalto intollerabile, bisognava denunciarlo) e non per l'assassinio di due donne (e di tante altre persone innocenti). Perché i giornali non ne parlano? Perché i politici non denunciano e non se ne distaccano? L'altro giorno l'ambasciatore americano a Gerusalemme ha lamentato il “doppio standard” della giustizia israeliana, che non reprimerebbe a sufficienza l'autodifesa delle vittime contro il terrorismo (che ha chiamato “vigilantismo”: http://www.timesofisrael.com/israel-employs-double-legal-standard-in-west-bank-us-envoy-charges/). E se un assassino si infilasse a casa sua e facesse lo stesso con sua moglie?

I ministri degli esteri dell'Unione Europea sempre l'altro ieri hanno approvato un testo che indurisce le regole del boicottaggio economico di Giudea e Samaria (sotto la guida di Mogherini, con la spinta di Svezia, Irlanda e Malta e l'opposizione di Grecia, Cipro, Ungheria e Romania - Italia non pervenuta - http://www.politico.eu/article/israel-eu-wallstrom-west-bank-occupied-territories-palestine-middle-east/). Ci vogliamo rendere conto che come europei che pagano le tasse (le quali alimentano i fondi che l'Autorità Palestinese usa per finanziare gli assassini) siamo complici di questi assassini? Che qualche goccia del sangue di queste donne ricade sulle mani di ciascuno di noi? Perché non facciamo niente a loro difesa? Rispondetemi, per favore. O meglio fate qualcosa, scrivete ai giornali, protestate con i vostri deputati e coi partiti se siete iscritti a qualcuno. Non lasciate che gli assassini che prendono il corpo delle donne come oggetto del loro antisemitismo agiscano indisturbati.

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Ugo Volli


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90