La realtà rovesciata: cosa fanno i media italiani? 18/01/2016
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Da tempo Repubblica on line, smaccatamente anti-israeliano, non solo disinforma su Israele ma evita anche di riportare notizie che mettano in cattiva luce "la resistenza" palestinese; l'infame omicidio perpetrato ieri da un terrorista palestinese che ha massacrato a coltellate una madre di 6 figli, Dafna Meir, e' stato occultato mentre e' stata evidenziata la notizia dei graffiti che hanno imbrattato una porta retrostante la Chiesa della Dormizione, opera, con tutta probabilita', di fanatici ebrei (purtroppo, non mancano).

E il Corriere on line? Come titola l'assassinio? "Hebron, morta la donna israeliana accoltellata in casa. La vittima e' morta poco dopo in ospedale. L'aggressore e' riuscito a fuggire". Accoltellata da chi? Un titolo da cronaca nera, fumoso e generico, che rivela la malafede di chi lo ha stilato.

Anche stamani un terrorista palestinese ha accoltellato una donna trentenne, incinta, a Tekoa, un insediamento in Cisgiordania, ferendola gravemente ma la notizia... non fa notizia, perche' non e' stata riportata da nessun mezzo di stampa. Giornalisti e titolisti svergognati, risparmiateci pure la retorica del "vogliamoci bene" e delle condanne generiche all'antisemitismo, che hanno contrassegnato l'incontro in Sinagoga con Papa Francesco. Chi oggi evoca e attua la morte degli ebrei, in quanto tali, milita tra le file dell'islam radicale palestinese, coccolato e foraggiato da tanti personaggi italiani vicini all'estrema sinistra, all'estrema destra, ai circoli sociali, ai reazionari cattolici, e chi piu' ne ha piu' ne metta

Davide Levi, Holon

L'occhio con cui i media internazionali - non solo italiani - guardano a Israele è frutto di una distorsione e causa, a propria volta, una distorsione. Il messaggio che giunge ai consumatori di notizie, infatti, è ostile a Israele, che si difende dal terrorismo, e solidale spesso e volentieri nei confronti dei "poveri" arabi palestinesi.

IC redazione