Molti anni fa, a Bolzano, una cara amica di lingua tedesca e orgogliosamente tirolese, mi disse: "Io sono filosionista, do tutto il mio sostegno a Israele ma, egoisticamente, penso che un'Europa senza ebrei sarebbe culturalmente molto povera". A distanza di quasi 30 anni tutto questo si è avverato, l'Europa si sta svuotando di ebrei per riempirsi di musulmani che la stanno riportando al Medio Evo e l'hanno resa prigioniera del terrore. Dalla Francia gli ebrei scappano, dall'Inghilterra scappano, dalla Germania scappano, dal Belgio, dall'Italia. Dai paesi scandinavi, come dalla Francia, lo fanno da tempo, gli ebrei svedesi si sono ridotti a un terzo di quelli che erano fino a qualche anno fa. Per chi resta o per gli ebrei israeliani in visita il consiglio è "niente kippà e non parlare ebraico", il rischio di finire pestati dagli antisemiti o uccisi dai musulmani è grande, purtroppo accade quotidianamente in tutto il continente europeo.
Il Foglio ha lanciato una coraggiosa iniziativa per protestare contro tutte le aggressioni agli ebrei: Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, sarà anche il Kippà Day, tutti in strada con il copricapo ebraico. In prima pagina Il Foglio spiega: «Un ebreo che si nasconde per paura di essere riconosciuto come ebreo è l'emblema perfetto di un mondo che costringe l'Occidente a nascondersi per paura di provocare la reazione di chi vuole accoltellare l'Occidente… Gli ebrei non devono nascondersi. L'Occidente non deve nascondersi».
Stiamo assistendo impotenti alla fine dell'identità ebraica in Europa, alla chiusura delle scuole ebraiche, delle sinagoghe, per le strade delle capitali europee si sentono i soliti slogan "morte agli ebrei", gli attentati di odio antiebraico sono centinaia in ogni nazione e aumentano di anno in anno. L'Unione Europea alimenta queste ondate di odio marchiando i prodotti israeliani ed è di oggi la notizia che le sanzioni contro Israele saranno ancora più severe, lunedì sarà pubblicata una nuova risoluzione.
Nel mondo ci sono più di 200 guerre e lotte per territori contesi ma l'Europa punisce Israele, solo Israele per accontentare il mondo arabo islamico e per compiacere una popolazione che vuole appropriarsi indebitamente di terre dopo aver rubato agli ebrei persino il nome, palestinesi, con cui erano riconosciuti dalla distruzione di Israele da parte dei Romani 2000 anni fa. Dal 135 e.v. fino al 1948 gli abitanti ebrei viventi nella Palestina romana, cristiana, poi turca e infine britannica erano chiamati palestinesi. Gli altri abitanti arrivati all'inizio del secolo scorso dai paesi circostanti erano arabi e nient'altro. La Lega Araba impadronendosi del nome che contraddistingueva gli odiati ebrei, ha dato vita al più grande e vergognoso imbroglio della storia cui il mondo si è inchinato probabilmente con la speranza di risolvere finalmente quel " problema ebraico", l'eliminazione di un intero popolo che nemmeno Hitler era riuscito a portare a termine in modo completo. Dal furto del nome al furto della terra il passo è breve, dal furto della terra all'eliminazione del Popolo cui la terra appartiene il passo è ancora più breve anche perché gli impostori arabi hanno l'appoggio e godono della simpatia del mondo intero.
Ma la stranezza è anche un'altra, nonostante gli attentati del terrorismo islamico siano ormai quotidiani e colpiscano tutto il mondo, dall'Europa, al Medio oriente, all'Asia, all'Africa, all'America, non si vede nessun tipo di insofferenza da parte di molti governi occidentali nei confronti dei musulmani, paura sì, paura tanta, ma tutto finisce là con l'aggiunta vergognosa della sudditanza, della perdita della dignità, del leccamento dei piedi. Esiste inoltre in Europa un fenomeno preoccupante, il boom delle conversioni all'islam, decine e decine di ex cristiani e occidentali che di colpo si fanno crescere la barba, se uomini, e si coprono col velo, se donne. Anzichè provare preoccupazione verso una società che vuole sottomettere la civiltà occidentale, pare ormai evidente che la prepotenza, la violenza e il terrorismo dell'islam suscitino un insano fascino oltre a un'ingiustificabile tolleranza.
Personaggi musulmani di tutti i tipi, in Italia, inflazionano i talk show. Un ex sconosciuto come Davide Picardo (figlio del più famoso Hamza convertito all'islam negli anni 70, famoso per il suo odio antiisraeliano e antiebraico), è ospite fisso nei programmmi TV dove racconta, creduto, un sacco di frottole sempre trattato con grande rispetto. Giovedì sera al programma "Virus, il contagio delle idee", Nicola Porro che solitamente aborre il politicamente corretto, è riuscito a bacchettare Carlo Panella che cercava di parlare mentre Piccardo gli urlava sopra. Nello stesso programma, a proposito degli autori degli orrori di Colonia, Maria Latella ha parlato di "presunti" musulmani pur sapendo, perché provato e superprovato, chiaro e chiarissimo, che gli aggressori delle 600 donne in Germania erano musulmani e arabi. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-31c3655a-7df2-483f-8ac5-60c8b48886a0.html
Chaimaa Fatihi
A Ballarò è ospite fissa, in ogni puntata dove si tocca l'argomento islam, la musulmana Chaimaa Fatihi, ammiratrice di Hamas e dei Fratelli Musulmani, che aveva dichiarato che il "terrorismo islamista " non esiste e guai a chi afferma il contrario, che alla domanda "chi è il terrorista tra Hamas e Israele" ha risposto "L'esercito israeliano è addestrato per uccidere, Hamas è un movimento partigiano". Bene, costei è sempre presente col suo sorriso falso e untuoso, riverita e trattata quasi con affetto da Massimo Giannini. Durante la trasmissione del 12 gennaio abbiamo assistito a una vergognosa performance della Fatihi che è arrivata a dire che nel mondo islamico non esiste un problema riguardo alle donne suscitando una blanda reazione nei presenti quasi timorosi di contraddirla, "non tutti i musulmani sono stupratori" gridava Giannini, Sallusti che tentava inutilmente di spiegare quanto fossero buonisti e superpoliticamentecorreti, come al solito era in minoranza, infine Pippo Baudo, con la sua consueta irruenza, si è alzato per baciarla, subito fermamente respinto dalla velatissima Fatihi. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-2f23bf3b-35a0-42ed-b540-b312ef38a428.html#p=0
Aspettiamo il momento in cui qualche trasmissione televisiva si aprirà al grido di Allahu Achbar. In Iran si svolgerà prossimamente, come ogni anno, il concorso internazionale di vignette sulla Shoà, l'autore del disegno negazionista più dissacrante e schifoso vincerà 50.000$. Yuli Edelstein, speaker della Knesset, in una lettera in cui chiede al segretario generale dell'ONU di condannare la manifestazione, scrive "Non ci sono parole abbastanza forti per descrivere lo sdegno profondo dello Stato e del popolo di Israele nei confronti della continua negazione della Shoah da parte dell'Iran... come capo dell'organizzazione che nel 2005 stabilì il 27 gennaio quale Giornata Internazionale della Memoria della Shoah, io le chiedo, Signor Segretario Generale, dall'alto della sua integrità e autorità morale, di condannare pubblicamente la politica iraniana ..." Vedremo cosa dirà o farà Ban Ki Moon. Non ha mai detto una sola parola di disapprovazione nemmeno quando l'Iran era il nemico, figurarsi adesso che USA e UE corrono a prostarsi ai suoi piedi.
Chi crede in una sua possibile reazione batta un colpo. Israele viene sanzionato in Europa, boicottato su scala internazionale, gli ebrei vengono aggrediti, bastonati, spesso uccisi sia in Europa sia in America, in Israele si rischia di morire ogni giorno con una coltellata alla schiena o con un'auto che si va a schiantare contro gente innocente. L'odio antisemita ormai è virale e nessuno sa dove ci porterà con un'Europa così imbelle, con un presidente USA che di peggiori ancora non ne avevamo mai visti, nemmeno Carter era a questi livelli di inettitudine, con un islam deciso a conquistare il mondo e a sottometterlo.
Primo Levi scriveva "Siamo i figli di Davide e gli ostinati di Massada...Fratelli, via dall'Europa delle tombe, saliamo insieme verso la terra dove saremo uomini fra gli altri uomini. Se non sono io per me, chi sarà per me? Se non così come? Se non ora quando?"
Sono passati molti anni da quando Levi scriveva quelle toccanti parole e siamo arrivati, oggi, ad essere uomini tra chi uomo non è più per aver venduto la propria anima al terrorismo islamico, siamo uomini tra chi, trasformato in bomba umana, vuole la nostra morte. Siamo fuggiti dalle tombe d'Europa, siamo saliti alla terra per sentire sempre le solite minacce "dovete morire, ebrei, noi vi sgozzeremo, sionisti". Ma, state tranquilli, abbiamo superato tutto il male che il mondo ci ha dato, dal Faraone a Nabukodonosor, dai romani e dalla distruzione di Gerusalemme a Torquemada, dall'Inquisizione ai pogrom, dagli esili di paese in paese alla Shoah. Supereremo anche questo e dalla nostra terra nessuno ci scaccerà. Siamo qui per restare.
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"