Pubblichiamo con piacere la lettera di Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia "Nazismo 2.0 ovvero nazi-islamismo". Eccola:
Dopo il sanguinoso attentato del 13 novembre di Parigi, mi sono dovuto fermare un attimo a riflettere, a far sedimentare la rabbia, a mettere in ordine i fatti, le persone, e le azioni. Purtroppo dopo il crimine avvenuto ho dovuto tristemente constatare che la storia si sta ripetendo, e che molte persone non hanno fatto tesoro di quanto è avvenuto nel XX secolo. All'indomani della fine del secondo conflitto mondiale, il mondo si era detto con una certa arroganza che non ci sarebbe mai stato più nessun nazismo come se il nazismo fosse venuto dal nulla, come se fosse un errore della storia.
Ora siamo nel novembre 2015 e ci troviamo di fronte al fatto che il nazismo non è morto ma si è solo aggiornato diventando nazi-islamismo. Come con il nazismo ora con il nazi-islamismo le prime vittime sono stati gli ebrei. Gli attentati contro gli ebrei sono aumentati in un crescendo continuo: dirottamenti di aerei, bombe negli aeroporti, sequestri, attentati fuori le sinagoghe, dirottamenti di navi, attentati suicidi, attentati con auto, attentati con coltelli, decapitazioni, missili, e potemmo continuare a lungo. Ma quella parte del mondo urlante che trasuda odio che ha fatto? Per fortuna non tutto il mondo è un monolite, molte persone si stanno rendendo conto che il punto di non ritorno verso una guerra mondiale combattuta in ogni dove è sempre più vicino. Questo è uno scontro tra l'etica della vita e l'etica della morte rappresentata dal nazi-islamismo.
È giunto per l'ennesima volta il tempo che ogni persona si faccia carico del proprio agire, e che si renda conto che vendere l'ebreo/Israele alle logiche del terrore nazi-islamista non porterà alla sopravvivenza di nessuno, potrà servire forse a rimandare la morte fisica perché quella culturale ed etica è già avvenuta. Quando viene colpito un ebreo/Israele viene colpito il mondo intero, perché gli ebrei sono i primi obbiettivi dei criminali nazi-islamisti. Non dobbiamo aspettare di essere colpiti noi personalmente per scandalizzarci ed agire. Dobbiamo dire con la massima gioia ed in ogni luogo che tutti siamo ebrei e che siamo per la vita contro la morte. Che siamo ebrei o meno indossiamo indossiamo una maglietta con una scritta “Io Sono Ebreo” https://worthwearing.org/store/run-for-life-run-for-israel/io-sono-ebreo Diamo la solidarietà alla Francia e a Parigi ma non dimentichiamo Israele e Gerusalemme.
Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia