2084, la fin du monde
Boualem Sansal
Gallimard
Gli scrittori continuano a giocare agli indovini sul futuro della Francia. Dopo Michel Houellebecq, che aveva immaginato l’avvento al potere del leader di un partito islamico nel 2022, ora a far discutere è il nuovo romanzo di Boualem Sansal. L’autore algerino si proietta ben oltre la trama di Sottomissione , arrivando infatti fino al 2084, orizzonte temporale di orwelliana memoria che dà il titolo del libro.
2084, la fin du monde , pubblicato da Gallimard, è la profezia apocalittica di Sansal, una visione molto più cupa e netta di quella offerta ai lettori da Houellebecq. Il romanzo di Sansal si svolge nell’Abistan, una dittatura religiosa che prende il nome da “Abi”, sottoposto del Profeta Yölah. Un sistema di governo fondato sull’amnesia e alla sottomissione a un unico Dio. Sansal ha lavorato al ministero dell’Industria negli anni Novanta ed è stato cacciato dal governo nel 2003 per le sue frequenti critiche. Dal 1999, con il suo primo romanzo Le Serment des barbares , ha vinto numerosi premi letterari ed è spesso stato censurato in Algeria. La sua battaglia contro il fondamentalismo islamico non è nuova.
Già in Il villaggio tedesco , tradotto da Einaudi sei anni fa, aveva fatto un controverso parallelo tra islamismo e nazismo. 2084, la fin du monde è entrato nella selezione per il premio Goncourt che sarà deciso a novembre. A proposito delle similitudine tra i due romanzi, Houellebecq ha commentato: «Sansal la pensa come me, è solo un po’ più pessimista ».
Anais Ginori - La Repubblica