Chiese protestanti e Chiesa cattolica 01/10/2015
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Gentilissima Redazione, Vi ringrazio della pubblicazione della mia lettera sulle scuole cristiane in Israele. Mi scuso ancora della sua lunghezza, ma, quanto meno tempo ho per elaborare una lettera, tanto meno concisa mi riesce; per di più l’argomento era molto complesso e non volevo rischiare di omettere informazioni necessarie alla comprensione.
Sono, però, perplessa di fronte alla Vostra affermazione odierna secondo cui “la chiesa protestante non è conosciuta per emettere comunicati né per polemiche di altro genere. La cattolica sì”. In effetti, le Chiese protestanti (al plurale, perché sono molte e con teologie molto diverse fra loro) di comunicati ne emettono e di polemiche ne fanno e ne suscitano, anche se forse in Italia se ne ha meno notizia, fra i non protestanti, perché i protestanti nel nostro Paese sono pochi. In realtà, proprio con riferimento ad Israele, vi è fra le Chiese protestanti una spaccatura fra quelle che sostengono a spada tratta Israele (a volte con posizioni di assoluta intransigenza, come una totale avversione, motivata con argomentazioni ‘non negoziabili’ di volontà divina, a qualunque compromesso territoriale con gli arabi) e quelle che sono molto ostili ad Israele. Vi sono Chiese protestanti che aderiscono al BDS, altre che sono state sul punto di aderirvi su proposta dei loro vertici ecclesiastici, altre che hanno pubblicato, negli ultimi anni, documenti teologici che hanno suscitato reazioni indignate e molto preoccupate fra gli ebrei (cfr. The Inheritance of Abraham? della Church of Scotland). Un palestinese anglicano ha teorizzato la teologia della liberazione palestinese e fondato il Centro Sabeel. Protestante (v. il suo sito) è il Bethleem Bible College, organizzatore delle Conferenze ‘Christ at the Checkpoint’. Sono vicende probabilmente ignote a gran parte dell’opinione pubblica italiana, ma di cui molto si può leggere sui siti giornalistici israeliani ed americani e che immagino conosciate. Mi piacerebbe molto, perciò, sapere che cosa intendevate con quella frase.

 Molto cordialmente,
Annalisa Ferramosca

Intendevamo quello che ha spiegato lei, senza però una premessa che consideravamo superflua. IC segue criticamente le informazioni che appaiono in Italia, come lei ha notato, notizie sulle chiese protestanti sono praticamente inesistenti, questo spiega - anche se in parte - il nostro silenzio.
Sull'atteggiamento delle chiese protestanti (plurale!) scrive spesso Manfred Gerstenfeld, e non ci va certo tenero. Sono in prima fila nel BDS, in modo particolare nel D (disinvestimenti). Degne discendenti di Martin Lutero.
Questo detto, noi continueremo a seguire la stampa cattolica e la politica vaticana verso Israele così come abbiamo fatto in questi 15 anni, attenti a riferire correttamente, ma senza alcun timore reverenziale. Lo stesso facciamo nei confronti della realtà mediorientale, Israele compreso.
Cordiali saluti,

IC Redazione