Palestinesi o arabi israeliani ? parole chiare su Corriere e Repubblica online 24/09/2015
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Gentilissima Redazione,
il Vostro (non benevolo) commento di ieri, 23 settembre, ad un articolo di Avvenire sulla ragazza palestinese ferita mortalmente mentre tentava di accoltellare un soldato israeliano a Hebron mi ha suscitato un interrogativo.
Da che cosa Vi risulta che gli arabi della Città Vecchia di Gerusalemme siano “in maggioranza non ‘palestinesi’ ma arabi israeliani”? Secondo tutti gli articoli di giornali israeliani on line in inglese ed altre fonti che ho consultate prima di scriverVi (che hanno confermato i miei ricordi di letture precedenti), gli abitanti arabi di Gerusalemme sono, in prevalenza, ‘residenti permanenti’ della città, non cittadini israeliani (secondo un articolo del Times of Israel del 10 settembre 2015, “less than ten percent have applied for full Israeli citizenship”).
Hanno, in quanto residenti permanenti della capitale israeliana, uno status giuridico diverso da quello, o quelli, dei palestinesi residenti nelle aree A, B e C della Cisgiordania (come delimitate dagli Accordi di Oslo), che attribuisce loro il diritto di votare nelle elezioni municipali (non per la Knesset) ed i benefici dell’istruzione, previdenza sociale ed assistenza sanitaria israeliane, ma non sono cittadini.
Perciò, a meno che gli arabi della Città Vecchia siano effettivamente (diversamente da quelli dei quartieri fuori delle mura) in maggioranza cittadini israeliani, definirli ‘in maggioranza ... arabi israeliani’ sarebbe fuorviante.
Con riguardo alla frase di Avvenire sulla “porta di Damasco, dove è più forte la presenza palestinese”, sarebbe interessante sapere se ‘palestinese’ si riferisce alla popolazione araba in generale o ad una specifica presenza, nell’area altamente simbolica della più monumentale delle porte, di una popolazione politicamente più ostile ad Israele o di attivisti e dimostranti (sia pacifici che violenti) ivi convergenti da altri quartieri.

 Molto cordialmente,
Annalisa Ferramosca

P.S.: Vista l’indignazione che Vi ha causato il titolo "Cisgiordania: alta tensione, muore ragazza palestinese" (sebbene sia alquanto opinabile che la frase debba essere intesa come ‘Israele uccide senza motivo’: più o meno nelle stesse ore un giovane palestinese è stato trovato morto, ucciso da un ordigno che stava maneggiando, verosimilmente per compiere un attentato contro militari o civili israeliani), Vi segnalo titoli come “Studentessa uccisa al checkpoint, a Hebron esplode la rabbia” (sito del Corriere della Sera) e “Cisgiordania, 18enne palestinese uccisa da forze israeliane al checkpoint” (sito della Repubblica).

1. Condividiamo le sue osservazioni sull'uso delle parole "palestinese" e "arabo israeliano", ma in Israele, per evitare un uso discriminante  nei riferimenti ai cittadini non ebrei, si è sempre scelto di riferisrsi ai musulmani che vivono nello Stato ebraico con la definizione di "arabi israeliani". Poco importa la differenza di status di quelli che vivono nella parte est della capitale, ciò che conta è che non vi siano discriminazioni. Alla Knesset, il partito che raccoglie il loro voto, si chiama appunto "Lista Araba Unita", dove la parola "arabo" comprende sia musulmani che cristiani, entrambi arabi.
A questo uso ci atteniamo anche noi, che apprezziamo le leggi democratiche che regolano la società israeliana.

2. In quanto al suo P.S.  avrà notato che IC critica spesso i siti online di Corriere e Repubblica, che non hanno nulla da invidiare, in quanto a faziosità - diciamolo chiaramente: odio per Israele - ai giornali più fanaticamente schierati. Anche oggi, sul Corriere di carta, a pag.15, c'è una immagine, in puro stile "Manifesto", con il titolo "Palestinese uccisa al check point", con un soldato che sta puntando il fucile contro una donna velata, in puro stile pallywood, mettendo in dubbio il fatto che avesse accoltellato un soldato. La medesima era stata colpita alle gambe, un chiaro segno che l'intenzione era unicamente quella di impedirle di infierire altre coltellate al militare. 
Persino Avvenire riportava ieri le dichiarazioni del padre, confermano le intenzioni assassine della figlia.

IC Redazione