Afferma Debora Fait su I.C. '' Chi scrive ''bene'' di Israele o si limita a nominarlo va cestinato o meglio per dirla giusta censurato''. Possiamo immaginare allora cosa accadrebbe a chi scrivesse un libro dal titolo ''Amare Israele?'' Sicuramente verrebbe rifiutato da tutte le case editrici comprese quelle che versano fiumi di inchiostro sulla Shoah tanto gli ebrei morti vanno bene sono tutti santi! Ma gli ebrei vivi quelli che abitano nella terra di Israele e in special modo quelli che vivono nella Giudea-Samaria, quelli sono coloni da sradicare, perché sono dei ladri di territori altrui e un forte ostacolo alla pace. Se per caso uno di questi famigerati ''coloni'' si difende dalla violenza palestinese spunta subito il finto bambino che mediaticamente fa il giro del mondo, come nuova vittima sacrificale. Accettando questa assurda realtà, secondo i benpensanti europei dove si andrà a finire? Shalom
Fulvio Canetti
L'odio per Israele è sempre di gran moda in certi salotti. Ed è proprio da coloro che versano lacrime ogni anno il 27 gennaio (solo il 27 gennaio) che spesso giungono le accuse più infamanti contro Israele. Nel Giorno della memoria ci si lava la coscienza, per tutto l'anno si demonizza l'unico Paese libero e democratico del Medio Oriente, che però ha l'evidente colpa di essere abitato in maggioranza da ebrei.
IC redazione