Se i "colleghi" artisti, scrittori, intellettuali , cantanti si opponessero o declinassero gli inviti ai vari festival per solidarietà quando accadono simili fatti vergognosi, di questi boicottaggi forse non parleremmo ancora oggi. Purtroppo non è così: chi rinuncia al denaro per difendere la libertà di pensiero ? e poi il coraggio , se uno non ce l'ha ..... Troppo pesante la lobby economica ed intellettuale anti-Israele , troppo rischioso esporsi. E anche la dichiarazione di Giunta è ipocrita: perchè non si tratta di "trovarci tra due estemismi" o di "legittima domanda di condanna alla guerra", perchè in realtà l'estremismo è uno solo, quello di chi non vuole ebrei in alcuna manifestazione. E allora chiediamo che per es. prima del Festival di Sanremo o dell'imminente Festival del cinema di Venezia, a ogni partecipante venga chiesto di leggere una dichiarazione di essere contro la guerra.
Analisa Rossi
L'ipocrisia del movimento BDS e di chi si piega ai suoi volgari dettami è somma. Occorre con urgenza una forte presa di coscienza internazionale del problema, che non è altro se non il riproporsi con un altro volto del boicottaggio degli ebrei, imposto negli anni Trenta del Novecento in Germania. E sappiamo bene come il boicottaggio fu il primo passo verso lo sterminio.
IC redazione