Heidegger/Di Cesare: due lettere 10/08/2015
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aVorrei esprimere anch'io il mio parere rispetto all'accesa polemica suscitata dalle critiche alla Prof. Donatella Di Cesare, riguardo allo spinoso argomento intorno alla pubblicazione dei "Quaderni neri" e del pensiero nazista del filosofo tedesco Heidegger.
Non entro nel merito dei contenuti ma del metodo. Si puo' essere d'accordo o dissentire da I.C ( a volte anch'io trovo troppo "pilpulistiche"*(* pilpul - e' il metodo usato nel talmud per analizzare a fondo una situazione o un termine )   le analisi e le critiche a certi giornalisti e a volte controproducenti le scomposizioni al pelo dell'uovo di alcuni servizi tg ),
ma accusare questo sito di "estrema destra", lo trovo ridicolo e superficiale. Abbiamo tutti la colpa di appassionarci quando testate prezzolate ed ideologiche trattano il M.O., Israele e gli Ebrei, ma il monitoraggio che ha fatto in 15 anni Informazione Corretta, ha insegnato a molti a non essere indifferenti, a leggere le notizie, suscitando la legittimita' del dubbio.
Possiamo anche discutere sui metodi usati dai collaboratori, io stessa l'ho fatto in varie occasioni, ma e' importante la battaglia che I. C. conduce contro la falsita', il pregiudizio e la faziosita' che parte anche dall'uso delle "parole malate".
Arrivare a definire "squadristi e fascisti " coloro che collaborano con questa testata, e' falso. Anch'io mi sento chiamata in causa visto che ogni anno guido dei gruppi organizzati da I.C., che tutto sono tranne che estremisti ( sia nella formazione che per i contenuti dei giri e degli incontri) .
I viaggi , tra l'altro sono l'occasione per conoscere la complessita' e la pluralita' della societa' israeliana con le sue contraddizioni e le sfide continue che deve affrontare. Ormai e' una consuetudine di chi non ha piu' argomenti definire "fascista e squadrista", l'interlocutore o il critico, usando uno stereotipo pericoloso e preferendo al legittimo ed auspicato dibattito, un taglio violento ed illiberale.

Angela Polacco Lazar, Gerusalemme

Non ci siamo tanto arrabbiati per l'insulto, che infatti è ricaduto come un boomerang sulla Di Cesare che l'ha scritto. Quanto per la sottovalutazione che è stata data al fatto che la medesima sia stata per anni vice presidente della Fondazione dedicata alla memoria di Martin Heidegger, del quale anche le pietre sapevano essere stato il filosofo tedesco, conosciuto a livello europeo, ad avere legittimato culturalmente il nazismo. Si è dimessa solo dopo che sono usciti i "quaderni neri" !
Di quali protezioni gode la Arendt de noantri ?

IC Redazione

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 Un breve commento sull'affare Heidegger. Mi risulta che E.Levinas abbia puntato il dito su Heidegger e in modo chiaro per chi vuole intendere. Questi tentativi da parte dei suoi fans di ripulire il sudiciume del filosofo di Hitler, mi fa pensare ad un altro sudiciume, quello relativo a Pio 12°° il Papa di Hitler.
Arrampicarsi sugli specchi, inventando nuove terminologie o impedendo l'accesso agli archivi del Vaticano, sono grosse ingiustizie nei confronti della storia che ha bisogno di luce e non di tenebra.
Grazie

 Canetti

Infatti l'Osservatore Romano ha molto apprezzato l'aggettivo usato dalla Di Cesare per definire l'antisemitismo di Heidegger: metafisico. Ben studiato, no? 

IC Redazione