Pubblichiamo l'intervento di Dario Sanchez a proposito dell'affaire Di Cesare. Eccolo:
Apprendo solo ora che Donatella Di Cesare - smemorata (nel senso di senza memoria storica) e per questo ammiratrice di un noto filosofo nazista e amica stretta di un noto antisemita italiano - avrebbe accusato sulla sua pagina facebook il giornale online su cui ho l'onere e l'onore di scrivere di essere fascista. Come si suol dire, il bue che dà del cornuto all'asino. Evidentemente, il caldo soffocante di questi giorni le ha dato alla testa accentuando la sua propensione a cercare la visibilità ad ogni costo. Teoricamente potrei querelarla, ma questo non farebbe altro che alimentare il suo esibizionismo regalandole l'ennesimo palcoscenico. Gli unici suggerimenti che mi sento di dare alla Dottoressa è di imparare ad utilizzare il suo tempo in maniera più produttiva e di scegliere meglio le sue amicizie. E ultimo, ma non ultimo, di lavorare sulla propria coerenza: non si è mai visto infatti un campione della libertà di opinione censurare tutti i commenti che le davano contro. Detto questo, non mi resta altro che riscontrare che questi post diffamatori e livorosi sono la prova che gli intellettuali alla Donatella Di Cesare sono dei morti che camminano: se anni e anni di studio e preparazione alla fine si riducono a questi pietosi latrati, allora Informazione Corretta ha vinto.
Dario Sanchez