Mi chiedo come mai il vignettista Vauro non voglia esercitare capacità e talento riflettendo, ad esempio, sul massacro dei componenti della famiglia Fogel, o sull’assassinio dei tre ragazzi, Eyal, Naftali e Gilad. Anche un bambino considererebbe un’enormità paragonare il fumo di una casa incendiata (nella quale purtroppo vi è stata una vittima innocente) al fumo che usciva dai camini dei forni crematori. L’odio antisemita divampa, ottenebra la vista a molti e impedisce di vedere chiaramente ciò che sta accadendo.
Maria Pascali
Il doppio metro di giudizio di Vauro è evidente. Si tratta, come lei stessa ha ben scritto, di niente meno che antisemitismo. Eppure Vauro continua a pubblicare bassezze e a frequentare i salotti televisivi.
IC redazione