Signor Molinari, a mio avviso Israele ha una freccia nella sua faretra ma anziché usarla tende a spezzarla. Mi spiego: qualche giorno fa ho letto che il governo israeliano concederà a circa 8.000 palestinesi il permesso di lavorare in Israele, oltre ai 100.000 palestinesi che già vi lavorano. Perché invece di concedere permessi di lavoro non li tagliano; ad ogni sanzione via 10 o 20 sospensioni dei permessi. Tu mi boicotti, benissimo ed io visto che non vendo più determinate merci perché boicottate, non ho più bisogno di lavoratori che le producono. E questo atteggiamento va pubblicizzato al massimo. Dopo poco più di un anno scommetto che le pressioni palestinesi saranno di effetto contrario,
Giorgio Bressan
Israele è una democrazia che concede pari diritti e opportunità a tutti i suoi cittadini, arabi o ebrei che siano. Per quanto riguarda gli arabi palestinesi, non di cittadinanza israeliana, che sono impiegati in Israele, lo Stato ebraico cerca da sempre di costruire legami e di offrire loro opportunità: anche questo è un modo per cercare di normalizzare una situazione conflittuale che non conviene a nessuna delle parti. Gli unici che traggono beneficio dalla guerra perenne con Israele sono i gruppi terroristici come Hamas e le mafie burocratiche rappresentate da Abu Mazen e dai suoi accoliti.
IC redazione