Chi li ha visti? 11/07/2015
Commento di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait
Chi li ha visti?
Commento di Deborah Fait

A destra: vite salvate: ecco a che cosa serve la barriera protettiva anti-terrorismo costruita da Israele

Venerdì mattina 10 luglio tra le 7/ 7.30.
Rai Uno Estate
Conduttori: Mia Ceran e Alessio Zucchini
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-364f540b-c980-46e5-bbf9-ff0a6dd864c2.html#p=0
"Tutti i muri del mondo”
In collegamento da Gerusalemme: Maurizio Molinari

Il dibattito, breve ma maligno, è stato preceduto da una veloce carrellata sui tanti muri che esistono nel mondo, alcuni da molti anni, altri nuovissimi, dall’Irlanda al Messico, dagli Usa alla Corea del Nord, dall’Ungheria alla Tunisia ( che sta costruendo attualmente, dopo i recenti attentati, un muro per impedire all’Isis di penetrare nel suo territorio) e, naturalmente, Israele! Rivolgendosi a Maurizio Molinari, in collegamento da Gerusalemme, il conduttore Alessio Zucchini, ha sparato subito la sua freccia avvelenata e, per non smentire il comune sinistro sentire di chi fa informazione in Italia, ha parlato subito di “quel muro tristemente famoso costruito in Israele”. Come poteva mancare ? Come poteva mancare, ditemi voi! “ Cosa rappresenta quel muro?” ha proseguito Zucchini, imperterrito.

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Maurizio Molinari

La risposta immediata e chiarissima di Molinari (grazie di esistere, Maurizio!) è stata: ” Rappresenta la sicurezza per 8 milioni di israeliani dal momento che argina gli attentati kamikaze della seconda intifada che facevano saltare in aria ristoranti, autobus, cinema, pizzerie causando più di 1000 morti tra la popolazione civile. Quando la minaccia terroristica diventa tribale, ovvero si ha lo spostamento fisico di più persone determinate a compiere attentati, la separazione fisica è indispensabile ”. Capito, Zucchini? In di spen sa bi le!!! Più chiaro di così! Però bisogna spiegarglielo e anche se glielo spieghi non capiscono perchè non vogliono capire, perchè il lavoro della propaganda palestinista ha dato ottimi risultati, perchè quel tragico periodo di terrorismo stragista quotidiano vissuto in Israele dal 2000 al 2004 ce lo siamo meritato, è stato il prezzo dell’occupazione, pensano, credono, ne sono convinti, loro.

Infine Molinari ha nominato, oltre alla Tunisia, anche i muri tra l’Arabia Saudita e l’Iraq e tra la Giordania e la Siria. Muri per non far entrare in quei paesi i criminali seguaci dello sceicco nero, Al Baghdadi. Barriere, si spera invalicabili, per salvare vite esattamente come ha fatto Israele dopo anni di stragi e allora, ditemi, perchè definire “tristemente famoso” solo il muro eretto per salvare gli israeliani da morte sicura? Ma lasciamo stare, per un momento, il problema enorme della sicurezza, dimentichiamo che la barriera eretta da Israele ha fatto diminuire quasi del tutto gli attentati seriali contro la popolazione civile, lasciamo stare tutto perchè, in realtà, quello che mi interessa capire è quale tipo di bug, quale tarlo, quale rodimento alberghi nel cervello di chi, alla luce dei più di 50 muri nel mondo, arrivi a definire “tristemente famoso” solo quello che divide Israele dai territori che i palestinesi occupano.

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Mia Ceran e Alessio Zucchini, conduttori di Uno Mattina Estate

Territori che vengono chiamati in vari modi, West Bank, Cisgiordania, Terrasanta, Palestina e che hanno in realtà un solo nome millenario ed ebraico: Giudea e Samaria! “Tristemente famoso”! Fatemi capire per quale motivo l’unico muro ( sarà meglio chiamarlo barriera visto che il cemento è di soli 9 km su circa 900) costruito esclusivamente per salvare delle vite dalla barbarie palestinista, viene definito tristemente famoso mentre tutti i muri europei, costruiti unicamente per impedire l’entrata di profughi, vanno bene e nessuno protesta. Fatemi capire per quale motivo non esiste un solo movimento pacifista che si attivi contro le decine di ” muri della vergogna europei”. Fatemi capire come mai nessuno brucia la bandiera ungherese, irlandese, saudita, giordana. Fatemi capire, vi prego, Perchè nessuno fa manifestazioni contro la Francia che impedisce ai profughi di entrare nel paese o contro l’Italia che lascia sugli scogli di Ventimiglia da più di un mese decine di persone che non sanno dove andare.

Il silenzio totale impera tra le anime belle, tra le brave persone che dicono di occuparsi dei diritti civili, tra quelli sempre pronti a risvegliarsi non appena Israele si difende dalla morte. A questo punto, ricordando le tante manifestazioni di odio, i “A morte Israele” urlato da migliaia di voci isteriche, ripensando agli articoli al vetriolo di tanti pennivendoli da strapazzo quando Israele decise di opporsi alle stragi costruendo la barriera di sicurezza, permettetemi di fare una domanda importante: “Chi li ha visti?” Già chi li ha visti i cari pacifisti, o meglio i pacifascisti ? Li avete visti correre a migliaia per le strade d’Europa urlando contro i paesi che costruiscono muri o barriere? Li avete mai visti bruciare altre bandiere se non quella di Israele? Vi ricordate? Accusavano ( e, da farabutti quali sono, continuano a farlo) Israele di apartheid, parlavano di muro della vergogna, rabbiosi... poveri palestinesi, adesso come faranno ad ammazzarvi! Ci davano dei nazisti, dei razzisti, eravamo perfidi, disumani perchè impedivamo al terrorismo palestinista di fare stragi di civili.

Allora, dove sono finiti? Dove sono spariti quei perbenisti, quelle anime buone che, mentre già esistevano decine di muri nel mondo, era solo contro quello di Israele che si scagliavano? Qualcuno li ha visti? Ahh sì, avete ragione, pochi giorni fa erano sulla Marianne, la barca che ha attraversato il Mediterraneo per rompere il blocco navale, e soprattutto le scatole, a Israele. Sì, volevano portare cibo ai poveri palestinesi senza ricordare che da Israele partono per Gaza sugli 800 TIR al giorno colmi di ognibendidio per gli abitanti di Gaza prigionieri di Hamas. Poveri pacifascistoidi, ormai saranno tornati a casa colle pive nel sacco dopo che Benjamin Netanyahu li ha accolti con una bella lettera di benvenuto facendo loro notare che forse avevano sbagliato strada, forse intendevano andare in Siria dove i morti sono 250.000 , dove i profughi, raminghi sotto le bombe, sono milioni. Forse, poverini, nella loro immensa bonta’, si erano confusi, forse volevano portare solidarietà ( poichè non c’era altro sulle barche) a popoli che soffrono per davvero e la bussola li ha portati davanti a Gaza dove nessuno muore di fame. Forse è stata la forza dell’abitudine. Fattostà che, ritornati alle loro case, sono scomparsi come tutti gli altri pacifisti che hanno un solo scopo nella vita: odiare Israele.

E il Papa? Il Papa sarà occupatissimo! Pensate che fatica andare a pregare davanti a tutti quei muri come fece davanti a quello di Betlemme prima di recitare messa sotto un enorme ritratto di Gesù bambino avvolto in una kefiah palestinese! Come dite? Non è andato a pregare davanti e nessun muro? Solo a quello di Betlemme? Beh, bisogna capirlo, là c’era il suo angelo della pace che controllava e poi era già segretamente in lavorazione il documento vaticano per il riconoscimento della Palestinachenonc’è. Certo che dire messa sotto un Gesù cui è stata tolta l’identità ebraica per trasformarlo in arabo, accettare, in Bolivia, un bel crocifisso con la falce e martello dalle mani del presidente Morales, riconoscere uno stato inesistente la cui classe dirigente vede una maggioranza di Hamas, terroristi e tagliagole, il cui braccio aramato è schierato con l’Isis, beh tutto questo non ci fa ben sperare.

Questa brutta malattia, questa cosa così irrazionale e illogica, questa epidemia che non si placa davanti a niente, nemmeno davanti ai tagliagole che sono tollerati persino più di Israele, mi ricorda le parole di Elie Wiesel : “Se Auschwitz non ha guarito il mondo dall’antisemitismo cosa potra guarirlo?” Avete notato come i media parlano dei tagliagole islamici ? Lo fanno con timore, con paura, si, sono mostri ma da rispettare, non ne parlano mai con odio, non usano mai quel livore riservato sempre e solo a Israele. Meglio tenerseli buoni, meglio adottare i metodi già sperimentati con i terroristi palestinisti, meglio seguire la linea politica della Mogherini e dei suoi folli discorsi, l’Islam è l’Europa e l’Europa è l’Islam. Tanti auguri, povera, imbelle Europa!

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Deborah Fait
“Gerusalemme, Capitale di Israele, unica e indivisibile”


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