Angelo Pezzana, Benjamin Netanyahu
Bibi Netanyhau è stato giudicato dalla stampa occidentale responsabile dell’isolamento di Israele, a causa del suo intervento al Congresso americano e per la posizione assunta dopo l’accordo di Losanna con l’Iran dei 5 + 1. L’Europa non si smentisce. All’inizio delle persecuzioni negli anni ’30, l’antisemitismo europeo gridava contro gli ebrei “andatevene in Palestina!”.
Vignetta antisemita che mostra Netanyahu mentre costruisce il muro protettivo con il sangue dei bambini palestinesi
Poi è stata la volta dell’antisemitismo arabo-musulmano, “ritornate in Europa, da dove siete venuti!”. Allora come oggi, gli ebrei non dovrebbero stare in nessun posto. Non sapendo più quali accuse lanciare contro Bibi – tutto sommato l’economia tira, il sistema funziona malgrado il resto del Medio Oriente sia sprofondato in una strage continua- i media un po’ ovunque l’hanno accusato di avere isolato il paese, come se prima Bruxelles avesse sempre guardato Israele con occhio benigno. E’ vero il contrario, invece.
Israele e Iran
Israele è infatti entrato di fatto nella coalizione degli Stati arabo-islamici che temono l’Iran quanto e più della stessa Israele, contrari al pari di Bibi alla politica di appeasement di Obama verso la teocrazia di Teheran. Ma questa alleanza non ha trovato spazio nelle analisi dei nostri ex ambasciatori ed esperti vari, troppo preoccupati a non distogliere mai lo sguardo da Israele, non sia mai. L’Iran è dunque nemico di gran parte degli stati arabo-musulmani mediorientali, ma a nessuno è venuto in mente di scrivere che sono “isolati”. Di Israele invece si deve dirlo, soprattutto se non è vero.
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