Non riesco a non pensare ad un terribile parallelo di intenzioni tra la sempre efficiente organizzazione nazista (con il contributo degli onnipresenti volenterosi carnefici in tutta Europa) per proseguire la Shoah, nonostante la Germania venisse fatta a pezzi, le sue armate venissero decimate in Russia e in Europa, un parallelo con le dichiarazioni pubbliche ufficiali, le manifestazioni di piazza "per i diritti del popolo oppresso e per la pace", le azioni delle istituzioni politiche e di quelle accademiche, le risoluzioni continue perpetrate contro Israele. Con il Medio Oriente che è un bagno di sangue, l'islam che è più aggressivo in Occidente, la pressione degli immigrati dall'Africa, la finanza islamica che si insinua nei capitali occidentali, i signori moralmente superiori si preoccupano di indebolire Israele. Sono in agonia in casa propria e pensano ad Israele. Temo che fino a che non arriverà il disastro, nessun Paese -eccetto Israele- si preoccuperà di proteggere la propria Casa, in quanto accecato dall'odio per Israele. Sarà però troppo tardi. RingraziandoVi per il Vostro contributo, cordialmente Vi saluto
Con stima
Federico Bentsik
Caro signor Bentsik, condivido completamente la sua preoccupazione, anzi il suo incubo. Quasi tutto quello che scrivo esprime il mio allarme per questa prospettiva. Purtroppo l'Europa è sorda e corre verso il disastro con la terribile convinzione di chi pensa di essere virtuoso.
Ugo Volli