Rumkowski, Arendt e la ricostruzione storica della Shoah 28/05/2015
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Trovo incredibile (oltre che deplorevole) che Ugo Volli definisca "discusso" un personaggio di cui non conosce neppure il nome, visto che lo storpia (e sì che basterebbe aver letto "La banalità del male" della Arendt). La storia di Chaim Rumkowski dovrebbe essere divulgata, altro che mistificata!

G. Ferrari

Risponde Ugo Volli:

Mi spiace di aver sbagliato lo spelling di un nome, nella fretta. E' un errore, me ne scuso, ma sono cose che capitano. Che Rumkowski sia un personaggio su cui si è molto discusso è invece un fatto, non un' opinione. Citare la Arendt come un'autorità su problemi di storiografia della Shoah è invece un errore grave. Oggi è chiaro che le sue opinioni su Eichmann e anche su Rumkowski e gli Judenraete erano solo momenti di polemica politica antisionista o esempi di teorie filosofiche anch'esse molto discutibili, basati su ricerche molto approssimative, senza valore di ricostruzione storica.