Ho ricevuto questa Ansa che mi pare molto importante, spero la pubblichiate,
buon lavoro e complimenti per tutta l'informazione che diffondete !
Zoe Malerba
Roma, 20 apr. (AdnKronos) - «Marciare come vorrebbe fare qualcuno con la bandiera palestinese significa marciare con un simbolo che all'epoca stava dalla parte sbagliata». È quanto afferma il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, tornando sulle polemiche seguite alla decisione della Brigata ebraica di non partecipare al corteo per i 70 anni della Liberazione dopo i tafferugli dello scorso anno con esponenti filo-palestinesi. «Il nostro 25 aprile è l'omaggio ai partigiani italiani, tra questi partigiani vi erano degli ebrei e tra questi ebrei vi era il rabbino Toaff» sottolinea Pacifici rendendo omaggio al feretro del rabbino capo emerito alla Sinagoga di Roma. «Se l'Italia è stata liberata - conclude il presidente della comunità ebraica di Roma - è stato anche merito dei soldati della brigata ebraica i quali entravano nelle città liberate con quella che poi è diventata la bandiera di Israele».
L'affermazione di Riccardo Pacifici sottolinea il vero significato della ricorrenza del 25 Aprile. Purtroppo è avvenuo sempre l'incontrario, fino al punto di permettere che sfilassero gli eredi di coloro che stavano dalla parte di Hitler.
Potevano sventolare gli striscioni contro Israele e gridare slogan colmi di menzogne senza che nessuno avesse niente da dire. Chi portava i vessilli della Brigata Ebraica veniva invece insultato e minacciato. L'Anpi non ha mai reagito.
Questa è la tragica realtà.
IC Redazione