Roberto Fiorentini - Le Chajim. Alla vita - 01/04/2015
Roberto Fiorentini
Autore: Giorgia Greco

Le Chajim. Alla vita
Roberto Fiorentini
Graphofeel euro 13,00

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Alcuni libri non entrano nelle classifiche dei best sellers ma il valore letterario e storico che esprimono è tale che il lettore ne trae un vero arricchimento sia sotto il profilo intellettuale che emotivo. E’ il caso del bel romanzo di Roberto Fiorentini, autore di articoli di didattica e storia e da tempo impegnato nello studio della Shoah, della storia degli ebrei e d’Israele, che la casa editrice Graphofeel manda in libreria con il titolo Le Chajim, un’espressione ebraica che si usa per festeggiare o per fare gli auguri, un vero inno alla vita senza confini di tempo o di spazio.

Ambientato nella cornice storica del ghetto di Roma nell’anno 1775, in un’epoca dominata dalle vessazioni della Chiesa cattolica nei confronti degli ebrei, il romanzo ispirato ad un fatto realmente accaduto, narra del rapimento di Diamante una giovane ebrea che, rinchiusa nella Casa dei Catecumeni a Santa Maria dei Monti, è sottoposta a continue pressioni affinché abiuri la fede ebraica e si converta al cristianesimo. Le descrizioni accurate delle viuzze del ghetto, maleodoranti e affollate, della difficile vita quotidiana degli ebrei, messa in pericolo dalla millenaria lotta religiosa con i cristiani, sono lo sfondo nel quale si muovono personaggi indimenticabili.

Il primo è Avraham un giovane ebreo livornese timido e insicuro che, mandato dal padre a Roma per riscuotere un credito, viene coinvolto da Isaac e Lea, i genitori di Diamante e da altri amici nel tentativo di liberare la ragazza. Avraham che sarà testimone di soprusi, pericoli e ingiustizie e si abbandonerà, suo malgrado, al desiderio carnale per una giovane locandiera, trarrà da questa esperienza una forza e una sicurezza nuove.

La seconda è Diamante: a soli sedici anni è esperta dei testi sacri che studia con grande serietà e impegno, pur essendo solo un’adolescente, e dai quali trae la determinazione per affrontare e resistere alle “lusinghe” dei preti cattolici della Casa dei Catecumeni (“….sta combattendo in nome della fede, non cede né alle lusinghe né alle minacce dei predicatori che la tormentano giorno e notte”).

Attorno ai due giovani si muove una miriade di personaggi magistralmente ritratti sia sotto il profilo psicologico sia nella loro gestualità, tradizioni, leggende oltre che nell’uso di una lingua, sconosciuta al livornese, un misto di ebraico e romanesco, che offre al lettore una minuzioso quadro storico dell’epoca. Non solo romanzo documentato, dunque, Le Chajim è anche un avvincente giallo storico perché sin dalle prime pagine si narra di un manoscritto che avrebbe potuto cambiare la storia della Chiesa, di papa Clemente II e di alcune sue lettere recuperate e conservate in segreto dal Tribunale dell’Inquisizione. Cosa si cela dietro questo mistero? Perché l’Inquisizione si interessa a Diamante?

“Se il Rettore e il Cardinale erano a caccia di anime e il loro obiettivo erano le conversioni, in cosa consisteva, invece, la posta in gioco per il Sant’Uffizio?” si chiede Avraham nelle ultime pagine. Lasciamo al lettore il piacere di scoprire l’epilogo di un libro imperdibile; ci basti dire che come ogni giallo che si rispetti la suspense cresce di pagina in pagina fino a quando il giovane livornese e i suoi amici, con la complicità di un oscuro conte francese, non mettono in pratica il loro progetto di liberare Diamante ideando un espediente tanto rischioso quanto originale.

Preziosi documenti e informazioni storiche al termine del volume completano e arricchiscono una storia avvincente e intrigante che offre anche molti spunti di riflessione, sia sulle persecuzioni inflitte agli ebrei dalla Chiesa cattolica che nel corso dei secoli hanno aperto la strada all’ideologia nazista, sia sull’intolleranza religiosa che continua a mietere vittime nel popolo ebraico in ogni parte del mondo. E come un faro nella notte la storia della giovane ebrea rapita sarà tramandata dai suoi discendenti in terra d’Israele: “Il ricordo mai spento del sopruso subito da Diamante e una convinzione profonda dava loro forza: dovevano difendere, per se stessi e per i loro figli, quell’unico luogo al mondo in cui a nessuno, per nessun motivo, sarebbe mai stato consentito rubare l’anima a un ebreo”.

Con “Le Chajim” Roberto Fiorentini ci consegna un romanzo intriso di storia, di intrecci intriganti, di personaggi indimenticabili. Il tutto narrato con una prosa intensa che fluisce in pagine di armoniosa bellezza e lascia l’impronta di una memoria da conservare.

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Giorgia Greco