Ho dato un'occhiata alla kermesse che tutti gli anni Repubblica organizza per incontrere i suoi lettori e discutere con loro.
Quest'anno l'argomento e' relativo all'attacco feroce del mondo islamista alla civilta' dell' occidente Si resta allibiti . Il patron De Benedetti , si avventura a dire che non e' scontro di civilta' ma ''' gap culturale ''', dovuto alla globalizzazione che non ha aiutato gli arabi a capire '' i cambiamenti in atto'''. Sembra quasi una barzelletta. Il padrone di Repubblica trascura che numerosi attentati e assassini sono stati rivolti contro l'occidente ( e contro Israele ) ben prima della globalizzazione. Arafat fu l'inventore del terrorismo moderno, ben prima della globalizzazione. Curioso anche che l'ingegnere citi come episodio sanguinario solo l'attacco alle moschee sciite da parte ei sunniti in Yemen.
Un atto di condiscendenza interessata per l'Iran ? Mah! Prosegue poi Bernardo Valli che ormai nelle sue cronache e' piu' vecchio di Luigi Barzini ( che operava negli anni 20) Valli ci spiega che la nascita dello Jihadismo ( quanti trucchi per non dire terrorismo islamico ! ) nasce dalle umilianti sconfitte subite da Nasser da parte degli israeliani. Valli non sa ( o finge di non sapere ) che Al Banna fondatore della setta paraterroristica dei fratelli musulmani opero' negli anni 20 e cosi' pure al Qutb leader macellaio di un islam fanatico e oscurantista. E Israele non esisteva ancora.!!!
Infine , il solito Ovadia , dal tono di voce alquanto preoccupante dice che ''' Israele sara' distrutta non dagli arabi , ma.....dai suoi governanti. E qui conviene stendere un velo pietoso su un ex bravo comico ormai affetto da turbe antiisraeliane ( e non dico altro )
Si sta lentamente assistendo , a ben vedere , ad un cambiamento repentino. La sinistra ( si fa per dire ) radical chic dei fighetti di repubblica ha rinunciato a dirsi antisionista , come ha fatto finora. Adesso , senza remore , accetta una forma per ora blanda di antisemitismo .
Staremo a vedere
lettera firmata
Repubblica è un po' come il PD, al suo interno c'è un certo rinnovamento, a cominciare dal direttore Ezio Mauro, che sul terrorismo islamico scrisse un ottimo editoriale, ma la gracassa dei nostalgici trinariciuti continua a suonare la stessa musica,anche perchè Mauro non è Renzi, che ha provveduto a rottamare con velocità. Ma a Repbblica c'è un padrone, che guarda solo ai profitti e in base a quelli detta la linea.
IC redazione