Attenzione, non abbiamo un altro paese
Commento di Deborah Fait
E’ iniziata in Israele la festa per le elezioni di martedì 17 marzo. E’ una vera e propria festa come non se ne vedono in altri paesi del mondo, sono stati allestiti tavoli lungo le vie principali delle città, banchetti variopinti pieni di bandiere, musica assordante dagli altroparlanti, ragazzi che corrono qua e là offrendo a passanti divertiti stickers del partito che rappresentano, c’è chi li prende e se li attacca sui vestiti, altri, contrari a quel partito che li rifiutano sdegnosamente. Tutto però si svolge in un’atmosfera gioiosa, avversari di partito, gli uni accanto agli altri, si passano le lattine di aranciata o Coca Cola, si può essere fermati da ragazzi della sinistra e dopo due passi da quelli della destra che ti invitano al loro tavolo per convincerti a votare e perchè votare il loro partito.
La festa però si trasformerà in tensione martedì sera quando aspetteremo, incollati al televisore, i risultati per conoscere il prossimo Premier di Israele. Questo è un momento molto delicato e pericoloso per il nostro Paese e avremo bisogno di un uomo forte e deciso per superarlo. Già, chi vincerà? I sondaggi danno in vantaggio il Partito Sionista guidato da Buji ( Isaac) Herzog e Zipi Livni, Netanyahu sta perdendo seggi ma non è detta l’ultima parola, vedremo martedì quando i giochi si concluderanno e Israele avrà il suo nuovo Premier.
Contro Bibi è stato fatto un vero e proprio gioco al massacro, le sinistre del mondo intero unite contro di lui, Obama in testa che, dal giorno della sua entrata alla Casa Bianca, le ha pensate tutte per offendere e umiliare il nostro Primo Ministro e, con lui, tutto Israele. Gli ha fatto fare anticamere di ore, lo ha trattato sempre freddamente, lo ha diffamato in varie occasioni fino all’ultimo schiaffo in pieno viso in occasione dell’intervento di Netanyahu al Congresso quando i democratici non si sono presentati e Obama si è rifiutato di riceverlo alla casa Bianca.
L’enorme successo del discorso di Netanyahu, uno dei migliori, se non il migliore, fra gli oratori al mondo, gli applausi che hanno fatto crollare il palazzo del Congresso, devono aver fatto avere più di un travaso di bile al Presidente americano tanto che pare abbia sguinzagliato uno dei suoi migliori uomini in aiuto del gruppo Victory 15 (V15) dei giovani e meno giovani radical-chik di Israele. Su Facebook è partita una grande campagna di delegittimazione nei confronti di Bibi e qualcuno sussurra che, sotto sotto, con la sinistra anti-Bibi, ci lavori Jeremy Bird, un giovane rampante che collabora con Obama dal 2008. Si rimprovera tutto a Netanyahu, lo si accusa di ogni cosa. Nel mondo accade una disgrazia? Colpa di Bibi. I palestinesi ce l’hanno con Israele? Colpa di Bibi. Le Università europee e americane boicottano tutto quello che è israeliano, minacciano e scacciano studenti e docenti ebrei? Colpa di Bibi. Terrorismo nel mondo? Colpa di Bibi e delle case che fa costruire in Giudea e Samaria (oops scusate.... Cisgiordania),
"Una campagna globale contro di me ", dice il Primo Ministro e ha ragione, viene criticato qualsiasi cosa faccia, persino la sua presenza alla grande manifestazione parigina dopo l’attentato a Charlie Hebdo e al Hyper Kasher, è stata contestata. Erano stati ammazzati degli ebrei in Francia, e non era la prima volta, ma lui non doveva andare! Erano presenti capi di stato e Premier di mezzo mondo ma lui non ci doveva andare! Così proclamavano i suoi detrattori, tutti i media di sinistra israeliani, Haaretz in testa.
Alla manifestazione di Parigi era presente anche Abu Mazen, mandante del terrorismo che insanguina Israele, ideatore della strage di Monaco, negazionista, presidente decaduto da anni, ma nessuno ha detto una sola parola sulla sua ridicola e impudente partecipazione a una manifestazione contro il terrorismo.
Ma veniamo agli antagonisti di Netanyahu. Buji (Isaac) Herzog sarà anche una brava persona, sembra un po’ un figlio di papà, famoso proprio grazie al padre che fu prima un generale e poi presidente di Israele. A me personalmente fa l’effetto algida, sembra dire “ ci sono ma fate finta di non vedermi, come se non ci fossi”.....infatti questa è l’impressione, che non ci sia ! Non so come potrà contrastare le pretese dei pescecani palestinesi con quel faccino pallido e timido da bravo ragazzo che ha studiato diligentemente la lezione ma che poi ha paura di esporla. Insomma Buji sarà una degna persona ma certamente non invita a fare il tifo per lui, si ha quasi paura di romperlo tanto sembra fragile e freddo.
Zipi Livni? Vi prego, Nooooo! Cosa potrei dire di lei, era Ministro della Giustizia quando è andata a dire a Obama che Benyamin Netanyahu doveva essere rimpiazzato. Alto tradimento? Per me si e con questo ho detto tutto. Infatti è stata licenziata seduta stante insieme all’altro campione di fedeltà e onestà Yair Lapid, ministro delle finanze. Insomma, con Zipi, peggio che andar di notte. La vita politica della Livni è uguale a zero, quella di Buji lo stesso, è stato ministro del turismo ma nessuno se ne è mai accorto. Vinceranno loro due? E dopo?
Dopo: Gerusalemme est diventerà palestinese, Giudea e Samaria saranno regalate all’ANP e tutti grideremo Viva la Pace mentre gli ebrei saranno cacciati dalle loro case per rendere judenrein l’ANP di Abu Mazen e missili cadranno sull’aeroporto Ben Gurion e sulla transIsrael, l’autostrada che attraversa il paese e che in molti tratti costeggia i territori occupati dai palestinesi!
Dopo: i nemici di Bibi giurano che tutto cambierà: il mondo adorerà Israele, le università americane e europee abbracceranno gli studenti e i docenti israeliani anzichè sbatterli fuori, le collaborazioni accademiche e commerciali si moltiplicheranno, gli studenti ebrei non avranno più paura di essere presi a calci e sputi nei campus, il BDS sparirà e nessuno più boicotterà Israele, l’antisemitismo/antisionismo sara’ solo un brutto ricordo, le guerre in Medio oriente cesseranno come per incanto, il terrorismo islamico scomparirà, lo Stato Islamico diventerà una specie di giardino dell’Eden , Al Baghdadi si vestirà di bianco come il Papa e giocherà a girotondo con i bambini iracheni, yazidi, kurdi; Jihadi John metterà via i suoi coltellacci e sventolerà ramoscelli di ulivo; in Siria cesserà la macelleria e tutti saranno fratelli, l’euro si rafforzerà, Obama si innamorerà di noi, la Grecia non correrà più il rischio di uscire dall’Europa; Erdogan, il dittatore turco, verrà in Israele ad abbracciare i due nuovi paciosi premier, gli israeliani potranno andare di nuovo in vacanza sulle spiagge di Antalya, in Israele regaleranno le case e il Milky ( budino) costerà finalmente meno che a Berlino!
Evviva! Herzog , secondo alcuni media israeliani, pare abbia fatto anche alcune pericolose affermazioni sulla compagine del prossimo governo se guidato da lui. Voglio sperare che siano solo pettegolezzi, ma se fossero veri, spero che saranno gli elettori a punirlo.
Attenzione quindi a chi voteremo martedì per il bene di Israele. Attenzione e facciamoci a vicenda tanti auguri perchè temo che ne avremo bisogno. Israele deve vivere! Lo stato ebraico deve vivere. Come dice la canzone: Ein lanu Erez acheret, Non abbiamo un altro Paese!
Deborah Fait
Gerusalemme Capitale di Israele, unica e indivisibile