Noto, nelle lettere di alcuni fra i vostri lettori, atteggiamenti mentali che francamente preoccupano. Premesso che del termine "antisemita" viene fatto spesso e volentieri un uso improprio e fuorviante, mi domando se in questo Paese è ancora possibile non essere sionisti, dissentire dalle politiche razziste del governo israeliano senza vedersi colpiti da fuoco e fulmini. C'è un tizio che addirittura chiede per Vattimo e Romano (pazzesco!) l'applicazione della Legge Mancino, ossia l'emarginazione degli stessi e di altri critici attraverso la via giudiziaria! Siamo, a mio avviso, alla follia pura. E poi costoro si atteggiano a censori delle illiberali società islamiche.
Come diceva il compianto Totò : "mi faccia il piacere!"
Alessandfro Bortolami
Le risponde il principe Antonio De Curtis, in arte Totò:
Illustre, lei confonde, è l'antisemitismo ad essere fuorviante, e quindi a fuorviare persone come lei. Invece di prendersela con i medesimi mascalzoni lei 'scrive di un uso improprio del termine' ! metto un punto esclamativo ma potrei mettere anche un punto o un punto e virgola, tanto continuo. Perchè non si dà una ripassata sulla parola 'razzismo' ? vedrà che la applicano gli stati islamici, non Israele, che è una democrazia (mi dispiace solo che non riconosca i titoli nobiliari, ma pazienza, nessuno è perfetto). E poi l'odio, seminato a piene mani dai vari Vattimo, non sono mica pinzillacchere ! La legge Mancino c'è per questo. Non ce l'ho con lei, sono uomo di mondo, ho fatto persino il militare a Cuneo, ma quando è troppo è troppo !!
Totò