Cari amici di Informazionecorretta, sono un vostro abbonato da molti anni e spesso mi sono trovato d'accordo con le vostre posizioni, imparando a rispettare ancora di più Israele. Tuttavia, non condivido il vostro giudizio sulle posizioni della Chiesa riguardo la legge approvata, di recente, in Inghilterra sulla possibilità per le coppie che trasmettono difetti genetici nei figli fino a pregiudicarne la vita, di poter far utilizzare Dna di terzi per eliminare tali pericoli. A mio avviso, i pericoli di una degenerazione esistono, in particolare in Paesi come l'Inghilterra che vivono una profonda crisi d'identità. Perciò, non è difficile passare dalle malattie gravi a quelle meno gravi come il diabete o la celiachia. Quando il sogno o il desiderio si trasforma in mito, si generano derive pericolose per tutti. Inoltre, l'uso spregiudicato di un Dna fisicamente "puliti" non dà garanzia che il figlio così "costruito" siaperfetto anche nella personalità. Entrare così in profondità nel Dna altrui può avere conseguenze gravi sulla stabilità psico-fisica del nascituro e il fatto che il feto non parli, non significa che approvi. Infine, l'eugenetica nasce dall'arroganza umana che si veste dell'uso improprio della scienza, per raggiungere una perfezione senza responsabilità, concezione questa che è nata prima del nazismo, è sopravvisuta ad essa e continua a generare danni. Aprire le porte a queste "innovazioni" come in Inghilterra senza aver approfondito anche scientificamente altre possibili strade, mi sembra un azzardo dalle imprevedibili conseguenze. Mi permetto di urlarvi: non cadete in questi abbagli!
F.Sanfilippo
Non mischiamo argomenti che non c'entrano nulla, il nazismo è stato ben altra cosa. Qui siamo di fronte al progresso della ricerca scientifica, per liberare le future famiglie dalla tragedia di creature che, se correttamente curate, possono nascere nella più totale sicurezza e normalità. I genitori erano due e due rimangono - la chiesa non mistifichi su questo punto - l'unico aspetto innovativo è che non ci saranno più parti di creture condannate alla infelicità, loro e delle loro famiglie. Noi siamo contrari alla vita come "valle di lacrime", preferiamo quel poco o tanto di felicità ci arrivi nell'aldiqua. Sull'aldilà ognuno la pensi come vuole.
IC redazione