L'altra guerra: quella tra 'hasbarà' israeliana e propaganda di Hamas
analisi di Davide Frattini
Testata: Corriere della Sera
Data: 22/07/2001
Pagina: 9
Autore: Davide Fattini
Titolo: Satira, grafici, vignette: la sfida sui social media
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 23/07/2014, a pag. 9, l'articolo di Davide Frattini dal titolo "Satira, grafici, vignette: la sfida sui social media".

Nel confronto tra la comunicazione di Israele e quella di Hamas occorrerebbe distinguere tra informazione e propaganda. Israele è uno stato nel quale vige la più assoluta libertà di informazione e di opinione,  aperto ai media del mondo: una propaganda incentrata su menzogne e falsificazioni sarebbe, prima di tutto, fallimentare, perché verrebbe ben presto smentita.
Hamas ha invvece instaurato un regime totalitario: può mentire impunemente, spesso trovando nei media occidentali pregiudizialmente ostili a Israele validi alleati nella sua opera di disinformazione.




Di seguito, l'articolo:


Davide Frattini
 
GERUSALEMME — Le Brigate Ezzedin Al Qassam minacciano di bombardare Tel Aviv e da Tel Aviv — via Twitter, sul profilo in ebraico dell’esercito irregolare di Hamas — un ragazzo risponde: «Potete per favore lanciare i missili alle 7 del mattino così non ho bisogno di puntare la sveglia?». La guerra combattuta tra le sabbie della Striscia di Gaza, vissuta nei rifugi delle città israeliane, è diventata anche una sfida a diffondere la versione degli eventi.
Israele ha da anni allenato una sofisticata macchina per convincere il mondo delle proprie ragioni, in ebraico è chiamata hasbara (vuol dire «spiegare») ed è lo sforzo per una diplomazia pubblica che in tempo di guerra diventa ancora più attiva. Nascono così i grafici preparati dai portavoce dell’esercito per mostrare come Hamas si nasconderebbe tra le case e trasformerebbe i palazzi abitati da civili in depositi per gli arsenali e basi di lancio per i razzi. Così era nata l’esibizione del premier Benjamin Netanyahu all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, quando aveva tirato fuori il disegno in stile fumetti di una bomba con tanto di miccia e aveva tracciato una riga rossa per dimostrare quanto poco mancasse all’Iran prima di avere l’atomica.
Immagini che colpiscono, simboli più facili da ricordare di tante parole. In questi quattordici giorni di conflitto ci sta provando anche Hamas. Il dipartimento propaganda del movimento produce animazioni, minifilm, illustrazioni per replicare alle dichiarazioni degli israeliani. La satira, le vignette diffuse via Internet, servono per provare a coinvolgere un mondo arabo che per ora sembra più disattento dei manifestanti in Europa.

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