Viva Israele, e viva Magdi Allam. Una lettera a Sandro Viola 02/06/2007
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Ma se dunque lei e Magdi Allam siete partiti da una posizione analoga,
reagendo insieme, e nello stesso modo, alle notizie degli abbattimenti degli
aerei israeliani, ahimé per lei pura invenzione, mentre poi Allam ha saputo
riflettere, e farsi carico di un profondo cataclisma interiore, ed arrivare
a capire che Nasser era un "dittatore spaccone", e Arafat "un corruttore e
corrotto", io credo che il riconoscimento vada tutto al dottor Allam, e il
biasimo vada tutto a chi, come lei, quella realtà non l'ha mai voluta
riconoscere.
Ne consegue che lei, nei suoi articoli, parla oggi, falsando vergognosamente
quella realtà che Allam non trascura mai, di partito dei coloni, che non
vuole cedere neanche un pollice di territorio. A me risulta che in Israele
sia al potere un partito che, anch'esso con un profondo esame interiore, è
ha vinto le elezioni proprio per cedere quei territori che gli arabi
dimostrano di non saper ricevere e non sapere amministrare quando li
ricevono.
Viva Israele, e viva Magdi Allam
lettera firmata