Una lettera inviata a La Repubblica e L'Unità:
Egr. direttore
vorrei togliermi questo sassolino dalla scarpa: sto leggendo il libro di Bat Ye'or "Eurabia" e lo considero davvero illuminante. Da anni , infatti mi chiedevo cosa avesse spinto i giornalisti e gli intellettuali europei ad essere diventati il megafono della lega araba , dei palestinesi e di tutte le organizzazioni + o - terroristiche che si richiamano alla galassia arabo-islamica e che con altrettanta efficacia demonizzavano e criminalizzavano il giovane , legittimo e coraggioso Stato d'Israele.La risposta ,ora lo so, è nel famigerato D:E:A: ossia "Dialogo Euro-Arabo". Quello scellerato patto sancito tra l'allora Cee e i rappresentanti dei paesi arabi. Quel patto, tutt'ora attivo, impone a voi giornalisti, di diffondere nell'opinione pubblica nazionale, europea e internazionale, la simpatia e l'appogio incondizionato alle posizioni arabe e islamiche e il disprezzo e l'isolamento di Israele e degli ebrei nel mondo.
Quindi, egregio direttore, adesso lo so. Siete stati costretti dai nostri governanti a prostituirvi per compiacere il mondo arabo ed in cambio l'Europa ha ricevuto petrolio, assenza di attacchi terroristici e tanta manodopera a basso costo.
Ho una notizia da darvi: presto il petrolio non sarà più così indispensabile e il terrorismo ci ha ormai raggiunti (Madrid, Londra...) . E allora , cari giornalisti da chi vi farete dare gli ordini?
Cordiali saluti