Philippe Daverio: il muro della volgarità ideologica 09/05/2007
Autore:

 

 

 

Una lettera inviata al forum on-line di Aldo Grasso, critico del Corriere della Sera


Caro Prof, mi spiega per cortesia, perché io proprio non l’ho capito, l’arcano svolazzo mentale che fa associare un muretto divisorio in una chiesa, al “muro della Palestina”? Philippe Daverio, nella trasmissione Rai 3 di domenica 6 maggio, titolo puntata “Teorici, ragionieri e geometri d'Europa”. La bellissima chiesa di San Francesco ad Arezzo, affrescata solo nelle volte e pareti dell’altare, da Piero della Francesca, ha un muretto divisorio - da cui si accede dietro pagamento - per poter vedere da vicino gli affreschi. Come lo associa Daverio? Alla situazione mediorientale!!! Da quando in qua poi è il muro della Palestina???!!! Ha già di suo cancellato Israele e creato lo stato palestinese, all’insaputa delle NU? Un muro – per soli 8 km, dovuto alle alture di Gerusalemme - per il resto della longitudine territoriale,  una barriera a rete metallica con sensori, che anche la comunità internazionale si è resa conto offrire al 90% la sicurezza dalla penetrazione di assassini stragisti suicidi, Daverio lo paragona ad un muretto divisorio di una chiesa?!!! Non è la prima volta che riscontro alcuni errori nella rubrica di Daverio. Ma questi sono gli inciampi che lo confermano per il divulgatore – non sempre competente – che è, e non per l’appassionato e serio critico d’arte che presuntuosamente si ritiene di essere. La rubrica è valida solo per il contributo dei filmati, della redazione e di eccellenti ospiti che partecipano. Con stima
lettera firmata