Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Dopo la lettera, il nostro commento.
Strana ed insopportabile la burocrazia presente a Strasburgo divenuta fin dal suo insediamento la fucina del laicismo sessantottino.
Nel tentativo di far passare nell’opinione pubblica il matrimonio gay come una cosa assolutamente naturale, un gruppo di eurodeputati del Pse, capeggiati da alcuni ineffabili rappresentanti della sinistra radicale nostrana ha tentato di inserire nell'ambito di un documento sull'«omofobia» alcune incredibili deformazioni del pensiero del presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco. Nel documento presentato alla Presidenza si prevedeva un’esplicita condanna rivolta al presidente della CEI in cui veniva accusato di aver “comparato il progetto di legge, che conferisce diritti alle coppie omosessuali (DiCo), a una licenza a commettere atti di incesto e di pedofilia”. Un atto gravissimo che avrebbe avallato certe intemperanze già manifestatesi nei giorni precedenti sui muri di alcune città dando la stura alla demonizzazione della Chiesa cattolica che nei fatti difende la natura umana in ogni suo aspetto.
E’ l'ennesima manovra incosciente riconducibile alle solite lobby, quelle per le quali ogni mezzo e ogni terreno è utile pur di alimentare l'offensiva anti-religiosa e laicista che da tempo pervade e corrode la nostra identità europea.
Vista la pesante opposizione ricevuta in casa propria, gli autori, che ormai tutti conisciamo, verdi e rifondazione, hanno pensato bene di baipassare il nostro Parlamento precipitandosi in quella tribuna laicista e covo della produzione del relativismo. Il tentativo di creare attriti con
Lettera firmata
Gentile lettore, siamo d'accordo con lei quando cita la resa delle Istituzioni nazionali ed europee di fronte alla avanzata del fondamentalismo islamista. Diciamo anche di più, nel senso che la Santa Sede dovrebbe preoccuparsi molto di più del suo futuro, se quello che ci aspetta è un continente dove vigerà la shaaria. Ciò che ci divide è invece il giudizio che lei dà sul Parlamento europeo su questioni che non hanno nessuna attinenza con il rispetto delle fedi religiose. Il Vaticano ha tutti i diritti di dettare le proprie regole ai fedeli cattolici, che decideranno se seguirle o meno, visto che vivono in uno stato libero che dovrebbe tutelare la libertà di opinione e quindi di comportamento. Questo sul piano della fede. Ma la Santa Sede sta cercando di impedire allo Stato italiano di legiferare in maniera indipendente, e questo è inaccettabile. Qui il Vaticano non parla più ai fedeli cattolici ma a dei legislatori di un altro Stato, indicando come devono comportarsi. Non siamo nemmeno d'accordo con lei quando cancella la memoria di duemila anni di Chiesa cattolica come non fossero esistiti crimini orribili commessi nel nome di Dio. Possiamo, fra i tantissimi, ricordarle i roghi medievali dove venivano bruciati streghe,eretici,ebrei,omosessuali ? Un richiamo alla Santa Inquisizione lo ritiene fuori luogo ? Per fortuna tutto ciò appartiene al passato, ma non per merito di una auto riforma della Chiesa. E' stato l'avanzare della modernità laica ad obbligare la Chiesa a cambiare strada. Una strada ancora lunga da percorrere, viste le ingerenze di questi mesi. L'accusa di omofobia è purtroppo ampiamente meritata, e bene ha fatto il Parlamento europeo a dichiararlo. Ripetiamo, la Chiesa ha tutto il diritto di chiamare i propri fedeli con i termini che preferisce, ma lì si ferma il suo potere. Si guardi bene dal chiamare peccatore chi suo fedele non è. Oltre a tutto in Italia c'è una legge che punisce il reato di incitamento all'odio sociale, nella quale mi sembra rientrino perfettamente le posizioni attuali della Chiesa contro le coppie di fatto.
E' ovvio che siamo d'accordo con lei contro tutte le manifestazioni (scritte murali e altro) di violenza contro Bagnasco. Senza dimenticare però quanto dolore e sofferenza le parole della Chiesa contro milioni di esseri umani stanno apportando.
Questo volevamo dirle, e per finire ricordiamo una affermazione quanto mai attuale, " libera chiesa in libero stato". Che è l'opposto di quello che la Chiesa cattolica ha ripreso a fare. E poi si criticano gli stati musulmani dove stato e religione sono un tutt'uno ?
Cordialmente,
IC redazione