Sulla questione israelo-palestinese 16/04/2007
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Quanta ignoranza, quanta prosopopea  trasudano gli sputasentenze da strapazzo assai diffusi fra i politici di sinistra e i loro accoliti e lacchè in merito alla questione medio-orientale! Ho già avuto modo di inviare un messaggio di indignazione (rimasto senza risposta) all’attuale Ministro degli Esteri in occasione della guerra della scorsa estate che, come sempre in passato, è stata proditoriamente iniziata dagli arabi (in quest’ultimo caso dai Libanesi) e non da Israele (forse che allo Stato ebraico i nostri sinistri non riconoscono neppure la possibilità di difendersi?). Mi occupo, giornalisticamente parlando, di M.O. dal 1967 e molta è la letteratura filo-israeliana e soprattutto filo-araba che è stata scritta sull’argomento. Credo, peraltro, che pochi sappiano come i fatti si sono realmente svolti e ancor meno sono coloro che conoscono gli antefatti. Devo ammettere io stesso, con tutta la passione con la quale cerco di svolgere il mio mestiere, che non è facile comprendere una realtà tanto complessa. Certamente in tante trasferte in M.O. una sensazione l’ho maturata e consolidata. I torti non stanno mai tutti da una parte e le ragioni dall’altra. Sono, peraltro, pienamente convinto che la bilancia dei torti penda dalla parte araba, non certo da quella israeliana, per buona pace dei nostri sinistri che leggono sempre e tutto dietro le lenti della loro miope e frustra ideologia sovente mescolata ad una crassa e paludata ignoranza.

 

Maurizio Del Maschio