Altre opinioni su Pio XII 16/04/2007
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Ricevo e leggo con interesse la vostra newsletter ma trovo non corretto
quanto scritto nell'edizione di oggi a proposito di Pio XII. Studi recenti e
seri smentiscono il connubio pacelli-nazismo. Solo a titolo di esempio, a
chi ringraziava l'allora cardinale Roncalli (futuro Giovanni XXIII) per il
bene ricevuto durante la persecuzione nazista, egli soleva rispondere che si
doveva solo ringraziare il Papa (Pio XII) perchè è da lui che partiva ogni
iniziativa in sostegno degli ebrei.
La "leggenda nera" è nata con Rolf Hochhuth autore de "il vicario". Figlio
di un gerarca nazista, per scrollare di dosso dal suo popolo le oggettive
responsabilità, accusò il Pontefice di collusione col nazismo
Cordialmente                                                               
                                        Nicola Rosetti
Il silenzio di Pio XII non è una leggenda, nessuno l'ha inventato. Ed è l'aspetto sul quale tutti i difensori di Papa Pacelli sorvolano. Non le sembra curioso ?
IC redazione


A parte il fatto che ho messo le parole leggenda nera fra virgolette, la
 vera cosa che mi incuriosisce è il fatto che i detrattori di Pio XII
 ignorino come molti ebrei abbiano ringraziato a conflitto terminato la
santa
sede per tutto quello che aveva fatto. Mi risulta che addirittura
l'orchestra nazionale di Israele abbia suonato davanti a Pio XII in segno 
di
 gratitudine.
 Cordidialmente
                                       Nicola Rosetti

Nessuno ha mai negato, anzi, l'azione personale di preti,suore,istituzioni
per aiutare gli ebrei dopo l'8 settembre. così come hanno fatto molti 
"giusti", mettendo anche a rischio la propria vita per nascondere ebrei. è
quindi più che logico che chi si è salvato per il gesto generoso di 
qualcuno lo abbia dopo ringraziato. ciò di cui si parla è altro. il 
Vaticano, pur essendo a conoscenza di tutto quello che avveniva nei campi 
di sterminio non è mai intervenuto. Da qui l'accusa, più che meritata di 
"silenzio". Sono state innumerevoli le occasioni nelle quali la Santa Sede 
o il Papa avrebbero potuto intervenire. Non l'hanno mai fatto, ripetiamo,
mai. E' questo il passato che non passa, e sarà così finchè il Vaticano 
non avrà il coraggio di fare i conti con la propria storia, e non solo 
sulla Shoah. Duemila anni di antigiudaismo cristiano hanno lasciato tracce 
troppo profonde per essere dimenticate.
 cordialmente
redazione IC


Buongiorno,le polemiche di questi giorni su Pio XII mi hanno molto turbato.Perchè a tanti omaggi,non a singoli sacerdoti lasciati soli con la loro coscienza,ma alla Chiesa,al Vaticano,al Papa,rilasciati nell'immediatezza degli avvenimenti,fa seguito l'astio odierno ?Qualcuno può seriamente pensare che tanti conventi,specie a Roma,si aprissero ,con il Vaticano ed il Papa ignari o addirittura ostili? Cordiali saluti.Vittorio Grassi.

Ma non si tratta di astio. Solo dell'oggettiva constatazione di un fatto storico. il "silenzio" di Pacelli non è negato né dall'aiuto prestato agli ebrei da cattolici e da religiosi, né dai ringraziamenti al Vaticano dopo la guerra.
cordiali saluti
redazione IC


 Di tutto l'episodio devo dire che ciò che mi ha colpito di più,anzi mi ha
sbalordito e amareggiato,è stata la lettura dei commenti alla fine 
dell'articolo sul J'lem Post. Odio e ignoranza allo stato puro, non avrei 
immaginato reazioni di ebrei di intolleranza e fanatismo uguali a quelle 
dei mussulmani più violenti. Ci sono rimasto molto,molto male e mi chiedo 
se tutto il gran cercare di dialogare non serva che a quei pochi che
sarebbero comunque aperti e disponibili. Amo Israele ma in momenti come 
questi cerco l'aiuto di Giorgio Israel,che già in passato con qualche suo 
scritto mi ha risollevato da un pessimismo  purtroppo ricorrente .Il 
giudizio su Pio XII è qualcosa da esaminare a parte.Ora resto colpito da 
questo emergere di odio che non avrei immaginato.
 Saluti. Sergio

Crediamo lei si riferisca all'editoriale del 15 aprile Shame on the Vatican
Cari Amici,
 
dico la mia. Non so dire se nel mondo cattolico tutti abbiano avuto un comportamento impeccabile, forse no.
Ma - e questa e' verita' acclarata da documenti e molte testimonianze - che tantissimi cattolici (consacrati e non) si adoperarono per aiutare gli Ebrei in quei giorni
tristi ed infami. Nel caso dei religiosi poi, questo non sarebbe potuto accadere se Pio XII non avesse dato il suo assenso. Inoltre vorrei invitare sia alla lettura delle numerose lettere di Ebrei o di Associazioni Ebraiche
pubblicate oggi 15 Aprile sul Giornale, sia a riflettere sul fatto che il giornale che ha pubblicato i documenti recentemente e' la Repubblica che tutto e' meno che un giornale simpatizzante del Vaticano e del mondo
cattolico. Credo che i responsabili dell Yad Vashem sbaglino a lasciare li' quel pannello, perche' per quanto controverso l' argomento sia, sono molti di piu' gli argomenti a favore di Pio XII che contro; ed inoltre
rammentino che per i cattolici (degni di questo nome) il Santo Padre e' la massima autorita', essendo il vicario di Cristo in terra (quindi ci sentiamo toccati in prima persona).
Un' ultima riflessione: come accennato anche da altri lettori, e' bene accantonare presto queste polemiche e fare fronte comune: ci sono nemici comuni alle porte: la secolarizzazione laicistica dell' Europa, le minacce all'
Europa stessa e quelle drammaticamente incombenti su Israele, da parte dell' Islam (sciita, sunnita, fondamentalista e non), che davvero credo diatribe di questo genere vadano consegnate alla storia, per avere ancora
in futuro una storia da raccontare.
Vi ringrazio per l' ospitalita': con stima e cordialita'.
Guido Rosati - Roma
Cari Amici,

Non crediamo che la memoria del passato sia di pregiudizio alla costruzione del futuro. Anzi. E più probabile il contrario: che la dimenticanza della storia impedisca di curare le ferite che la storia ha prodotto
Cordiali saluti
redazione IC

 
Gentile redazione IC,

Spiace ricevere accuse da voi che stimo, altrimenti non mi sarei sognato di inviarvi mie riflessioni; proprio a me che considero i "semiti" nostri fratelli-cugini. Forse Lei non sa
che alla fine degli anni '60 non uno, ma migliaia di juifs ho accolto dalle coste del mediterraneo su una nave di compagnia isrealina (la Zim-line) ov'ero imbarcato con la funzione di giovanissimo allievo ufficiale. Nel porto di Haifa e in tante altre località dello Stato di Israele conservo ancora bellissimi ricordi di quelle care persone! Ma tant'è.                                                                                                                                         A testimonianza del mio dolore umano e solidale verso quei popoli inermi e colpevoli unicamente di essere portatori di un'intelligenza superiore, tengo a precisare, che ho dedicato nel 2000 una giornata con la mia famiglia ad onorare i massacrati dall'infamia nazista nel campo di Mathausen.

Senza andare troppo a ritroso nei secoli (bui per tutti), lontani anni luce, tornando alla nostra epoca vedrà che i malintesi tra la Chiesa catolica e quella ebraica, se ho ben capito, sarebbero stati risolti (Reuters 15.03.07 ore 03:57) e la presenza del nunzio Vaticano oggi è allo Yad Vashem. Questione di tempismo! Non so fino a qual punto il direttore Avner Shalev abbia consultato i documenti messi a disposizione in questi giorni dal Vaticano, dopo 50 anni . Contrariamente all'opinione fin'ora circolante ( e voi comprendete a chi voglio alludere e perchè) l'azione di Pio XII per salvare gli ebrei fu energica: questo è quanto gli esperti che hanno consultato i documenti ci riferiscono e questo hanno pubblicato dal titolo, "Il tempo è galantuomo" a mia firma E-Polis di Firenze a p.11 del 30.03.07 e Il Giornale del 3.04.07.

Cordialmente,

Dr. Francesco Pugliarello

Caro Amico, anche noi siamo contenti che la querelle sia finita bene. non siamo però d'accordo con lei quando afferma che  il Vaticano ha messo a disposizione " nuovi documenti". non è vero, tutti gli archivi di quegli anni sono ancora secretati e c'è da augurarsi che quando saranno visibili lo siano nella loror integrità. per ora sono usciti solo libri articoli di giornali a tessere le lodi del papa silente. ieri il Giornale, sempre in prima linea di difesa con il suo collbaoratore Tornielli, ha pubblicato una notizia curiosa, che Pio XII non avesse voluto pubblicare il testo del suo predecessore percè conteneva passi molto.... antisemiti ! Finora la vulgata era che fosse invece un attacco al regime nazista, e che il vaticano avesse deciso di non renderlo pubblico per non mettere in pericolo i cattolici tedeschi. Come vede c'è un po' di confusione oltre Tevere.
In un momento nel quale il fondamentalismo islamico minaccia l'Europa dalle radici giudaici cristiane, sarebbe bene che il Vaticano la smettesse di inventarsi un passato senza macchie che non ha, riconosca, come ha fatto Papa Woytila, le sue colpe, apra gli archivi e poi sì che si potrà guardare avanti. Prima no, sarebbe un'offesa verso tutti i milioni di ebrei assassinati a causa dell'antigiudaismo cristiano prima, e per mano del nazismo - chiesa silente- poi.
Cordialmente,
redazione IC

 Premesso che in una famiglia antifascista e anticlericale (ancorché 
cattolica) come la mia, nonni e genitori hanno sempre avuto una pessima 
opinione di Pio XII, se non ci sono prove certe dell'acquiscenza del papa 
nei confronti di Hitler, la protezione offerta dal Vaticano ai fuggiaschi > nazisti è invece ampiamente dimostrata (e mi sembra ben più grave).
 Vi invito però a considerare che la situazione politica attuale sta 
evolvendo in modo tale da 'ridimensionare' i torti del discusso Pontefice, 
e in modo totalmente inaspettato.
 Rispetto alla politica tedesca, Pio XII non fu certo l'unico in Europa a 
sottovalutare gli indizi dell'espansionismo di Hitler, e la gestione della 
'Soluzione Finale' fu molto accorta: persino gli ebrei di Palestina 
ignoravano cosa succedeva ad  amici e parenti, e gli Alleati scoprirono 
tutto l'orrore dei lager solo quando ci misero materialmente piede.
 Ora invece tutti hanno davanti agli occhi le prove orribili e sanguinose 
di un radicalismo islamico che propone dichiaratamente lo sterminio di 
Israele e la sottomissione (o peggio?) dei cristiani, ma il mondo intero 
(e soprattitto l'Occidente) non fa niente, non dice niente, non propone 
niente. Non solo continua a  ignorare i continui attacchi a Israele ma 
continua a ignorare le centinaia di migliaia di cristiani uccisi nei paesi
islamici, le vessazioni e le aperte persecuzioni.
 Politica, finanza, industria, cultura continuano a relazionarsi con chi
non fa mistero delle proprie mostruose teorie e molti, come allora, non ci 
trovano niente da ridire.
 A mio avviso, quindi, la prospettiva storica ridimensiona 
(paradossalmente) le responsabilità di Pio XII e drammatizza quelle dei
nostri attuali governanti.
 Francesca

Non è vero che Pio XII non sapesse. Il Vaticano ricevette informazioni sulle politiche naziste di sterminio degli ebrei da più fonti
cordiali saluti
redazione IC 

Che strano trovare tante persone che nella rubrica "dite la vostra"
difendono Pio XII. E che strano che "informazione corretta" sia così
scorretta e parziale nell'attaccare il papa. Si tocca sempre gli stessi
argomenti senza contestualizzarli storicamente. Non è che se il papa avesse
parlato e questo avesse portato a migliaia di morti in più e magari
all'impossibilità di salvare i 700mila ebrei salvati da Pio XII
"Informazione corretta" troverebbe modo di indignarsi? L'ideologia, cari
amici, trova sempre modo di motivare l'odio. E voi fate male a odiare i
cattolici e Pio XII, anche perchè più del suo silenzio valgono le sue opere.
E anche su questo non ci sono ombre.
Luigi Residori

Il numero di "700mila ebrei salvati da Pio XII " non è oggi considerato attendibile dagli storici.
Ed'è quanto meno dubbio che condannando il nazismo, scomunicando solennemente chi via deriva e chi compiva i crimini contro l'umanità, o anche solo intervendo per fermare la deportazione degli ebrei romani Pio XII avrebbe peggioratto le cose.
Cordiali saluti
redazione IC

Questa volta, cari amici d' Informazione corretta, a proposito di Pio XII avete scritto delle sciocchezze. Succede a tutti e non per questo vi stimo di meno. Giovanni Del Zoppo

Può dirci quali ?
cordiali saluti
Redazione IC

Spett. Direzione,

voglio dire che sono molto in sintonia con quanto scritto dal sig. Lello Abbina e una tirata di orecchie al Nunzio apostolico Franco non sarebbe poi così male. In più voglio dire che la didascalia posta sotto l’effige del cardinal Pacelli nel Museo storico della Shoà in Israele non solo rispecchia la realtà storica ma è stata fin troppo “ cristiana”.

 Alcuni esempi. Il cardinal Pacelli viene inviato al soglio pontificio nel marzo 1939 e ovviamente non solo nessuna condanna alle leggi razziali dell’Italia fascista del 1938, ma solo “SILENZIO” nonostante una  missiva di condanna da parte del suo predecessore Pio 11° che era stato a riguardo ben trattato dall’archiatra pontificio dott.Petacci.

 In seconda istanza vi fu in settembre 1939 lo scoppio si fa per dire della seconda guerra mondiale con il noto pretesto di Danzica ed invasione della Polonia da parte della Germania nazista. Una piccola riflessione a voce alta: solo dopo sei mesi dalla elezione a Papa del cardinal Pacelli lo scoppio della guerra mondiale ed anche in questo caso “SILENZIO”.

Può restare in selenzio un Papa difronte allo scoppio di una guerra e poi di quella portata? Ricordo ad esempio che per la guerra del golfo in Iraq ad esempio le prediche dalle finestre si sprecavano.

In terza istanza la deportazione degli ebrei di Roma e in questo consiglio di leggere o rileggere la lettera di Lello Abbina su Informazione Corretta.

In quarta istanza se qualcuno dimentica c’è l’episodio delle fosse Ardeatine che tutti conoscono ma pochi sanno del “SILENZIO” del pontefice in questione difronte alla carneficina fatta da Kappler e Priebke. Forse avrà imparato da Pilato essendo stato sempre così bravo a “ tacere” a seconda dei suoi desiderata.

In quinta istanza la fuga di criminali nazisti in sud America nell’immediato dopo guerra (1945) Era la cosiddetta strada dei “TOPI” organizzata e diretta da monsignor Montini a cui va aggiunta la creazione dei comitati civici diretti dal dott. Gedda per combattere i comunisti che mangiavano bambini. E tutto questo è storia e non invezioni su presunti messia venuti a portare la pace sic! nel mondo.

 Si potrebbe allungare di molto questo elenco soprattutto se venissero aperti gli archivi vaticani. Perché non vengono aperti? Cosa hanno da temere?

Un’ultima cosa vorrei dire a proposito di monsignor Bortone che mi ha anche addolorato quasi personalmente.

Durante la cerimonia tenutasi nel comune di Roma il 24 gennaio scorso in occasione della giornata del ricordo, Pio 12° è stato definito dal segretario di Stato Vaticano un “giusto”. Ora questa è un’offesa a quanti hanno veramente salvato degli ebrei dallo sterminio nazista pagando anche con la propria vita. E  mi riferisco ad esempio a Giovanni Palatucci questore della città di Fiume nel lontano 43-44 quando funzionava a Triste la risiera di san Saba unico Lager nazista in Italia.  Per chi non fosse informato intendo chiarire che il dott. Palatucci salvò circa 5000 ebrei dalla deportazione nei campi della morte, pagando alla fine con la propria vita nel campo di sterminio di Dacau nel febbraio 1945. Ancora una semplice riflessione: se un piccolo questore di Salerno come Giovanni, è riuscito a salvare tante vite umane, quante ne avrebbe potuto salvare un Papa parlando con la sua autorità morale? Non dimentichiamo che circa 80% delle SS Hitleriane erano cattoliche e questo dovrebbe bastare.

Quindi ritengo offensivo il paragone di monsignor Bertone e valga una volta per tutte la lezione: bisogna smettere di mistificare la storia perché sono duemila anni che questa”storia” viene adulterata e purtroppo i testimoni, in questo caso il popolo ebraico, danno fastidio.

 Per finire un consiglio vorrei dare a tutta questi Gentili: il popolo ebraico va rispettato e lasciato in pace perché possa vivere e pregare l’Unico D.o creatore del cielo e della terra.

 Grazie e spero che questa lettera venga pubblicata

Avram Canetti