L'evasiva rispsosta della segreteria di Bertinotti 19/03/2007
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Una lettera inviata al presidente della Camera Fausto Bertinotti:

Onorevole Bertinotti,
mi riferisco alla vignetta apparsa sul quotidiano "Liberazione" di ieri e, se devo dirla tutta, sono rimasta sconcertata. Non è la prima volta che il giornale di riferimento del Suo partito pubblica delle vignette assolutamente anti-israeliane, ma vede, caro Presidente, tutto è lecito fino a che rientra nel garbo della satira o del dissenso. Quando si esce dal buon gusto, dalla sana ironia, allora si trascende nella spazzatura. Se il giornale del Prc non è d'accordo con la politica di Israele, fa bene a dirlo ma, come diceva il nostro caro Manzoni, tutto si può dire restando nell'ambito della buona creanza. Quando si comincia a paragonare, come ama fare il vignettista Apicella, l'operato di Israele e del suo governo a quello passato della Germania nazista, e non si dice nulla sul nefasto operato dell'altra parte, beh allora si fa un gioco poco trasparente. Naturalmente Apicella continuerà a disegnare le vignette che piu' ritiene opportune e Sansonetti continuerà ad approvare la loro pubblicazione, ma fanno e continueranno a fare un pessimo servizio ai lettori. L'informazione, caro Presidente, non si fa in modo fazioso, ma in modo equilibrato e propositivo.
Cordialmente
Ester Picciotto

Di seguito la risposta della segreteria particolare del Presidente

Gentile signora Picciotto,
il Presidente ha ricevuto la Sua email del 10 marzo scorso ed ha letto attentamente quanto Ella ha inteso rappresentargli in merito alla vignetta di Apicella pubblicata su Liberazione del 9 marzo scorso.
Il Presidente mi ha chiesto di farle presente di essere già intervenuto in merito, sottolineando che "la sollecitazione al Presidente della Camera a pronunciarsi su una vignetta satirica pubblicata su un autonomo giornale come Liberazione, solo perché quel quotidiano fa riferimento al partito a cui lo stesso Presidente della Camera è iscritto, è, con tutta evidenza una forzatura"; inoltre, ha anche evidenziato di non avere "alcuna difficoltà a confermare un atteggiamento già avuto in altre occasioni simili. Penso che, in tempi difficili come quelli che viviamo per la convivenza tra le diverse culture e religioni, siano da evitare tutte le manifestazioni, comprese quelle satiriche, che vengono vissute come offensive dalle comunità cui si riferiscono. La reciproca accettazione di un limite imposto dall’esigenza di rispetto di storie e fedi, in questo caso quella ebraica, che fanno parte dell’intero patrimonio dell’umanità, è un bene comune che va tutelato".

Nel ringraziarLa per le Sue riflessioni, colgo l'occasione per inviarLe il saluto più cordiale del Presidente a cui associo il mio

Dott. Claudio Spagnoli
Camera dei deputati
Segreteria particolare del Presidente

Rileviamo l'inadeguatezza della risposta di Bertinotti. Liberazione continua a pubblicare le vignette di Apicella, e non credibile l'idea che lo stesso Bertinotti non abbia nessuna influenza sulla linea politica del quotidiano.
Inoltre, le espressioni di Bertinotti sono generiche, tendono evidentemente ad assimiliare fenomeni del tutto diversi come le illustrazioni danesi raffiguranti Maometto e la propaganda d'odio di Apicella, condannando quest'ultima per motivi "prudenziali" e non di sostanza
IC redazione