L' educazione palestinese all'odio 15/03/2007
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Vi segnalo questo bollettino appena diramato  con la traduzione in lingua Inglese dall' Arabo di
una intervista a due bambini figli di una terrorista suicida Rim
Al-Riyashi che e' stato trasmesso da Al Aqsa TV (la TV di Hamas) l' 8
marzo, 2007. L' inglese e' elementare per cui penso che i lettori non
avranno difficolta' nel capire a che livello di lavaggio del cervello,
istigazione all' odio e francamente sevizie mentali e abuso di minorenni
sono soggetti i bambini palestinesi dai loro stessi genitori, dalle
scuole a iniziare dall' asilo (kindergarden) e dalla societa'
palestinese. Questa traduzione e' un j'accuse contro la societa'
palestinese. La base fondamentale e imprescindibile di una qualsiasi
pace duratura e' l' educazione alla pace, al rispetto reciproco. Nel 93
con gli accordi di Oslo Arafat e i palestinesi si sono impegnati a
cessare l' istigazione alla violenza e all' odio razziale contro gli
ebrei, a ripulire i libri di testo da propaganza anti ebraica.
http://www.camera.org/index.asp?x_context=2&x_outlet=33&x_article=94 L'
odio anti ebraico viene accresciuto  come e' stato piu' volte
documentato nelle scuole, nelle moschee e nelle televisioni palestinesi
perfino con programmi televisivi per bambini che si rifanno a Walt
Disney e Sesame Street. Nonostante li accordi presi, l' istigazione alla
violenza all' odio alla cultura della morte continua imperterrita ed e'
sotto gli occhi di tutti perche' i palestinesi non ci tengono per niente
a nasconderla, con la consapevolezza che i loro crimini verranno sempre
perdonati anche quando sono commessi contro i propri figli.

All' alba delle civilizzazioni, il nostro capostipite Abramo non
sacrifico' il figlio Isacco. Cio' che piu' contraddistinse gli ebrei
dalle altre genti oltre al monoteismo fu la rinuncia dei sacrifici
umani, sopratutto quando in terre vicine il dio Baal esigeva sacrifici
di sangue e quando millenni dopo sotto una delle piu' grandi
civilizzazioni, quella romana, i ludi gladiatori offrivano al pubblico
delirante scene di sangue. Anche i musulmani derivano la loro origine da
Abramo, ma oggi essi sacrificano i propri figli sull' altare della
morte, della violenza, dell' odio piu' cupo. Le voci che si ergono
contro questi fenomeni cosi' estremi eppure coi' comuni sono poche e
quei pochi coraggiosi che si oppongono e denunciano questo stato di cose
sono intimiditi allontanati e minacciati.

Quello che oggi io chiedo come cittadina del mondo e' come possiamo noi
rimanere silenti e indifferenti a questa campagna massiccia di sevizie e
violenze commesse dai palestinesi contro i propri figli. Come possiamo
tollerare che menzogne vengano dette quotidianamente al pubblico
occidentale, ciascuna menzogna tendente a coprire questa infamia, a
giustificare questa infamia.  Se noi veramente siamo amanti della pace,
se noi veramente amiamo e proteggiamo gli indifesi, se la vista di un
bambino ci intenerisce, ci fa sorridere, allora dobbiamo ribellarci a
tutto questo e chiedere ai nostri governi che chiedano apertamente e
ripetutamente ai palestinesi stessi e al governo palestinese di cessare
questa campagna d' odio, e che impongano pressioni economiche e sanzioni
qualora questa richiesta basica e semplicissima non venisse adempiuta.
Dobbiamo chiedere ai giornali e alle tv di smettere di trasmettere
storielle per giustificare o celare o strumentalizzare l' utilizzo di
bambini e minorenni per far guerra allo stato ebraico. Tutto cio' a
prescindere dalla nostra religione, e dalla nostra nazionalita'. Non
c'e' bisogno di essere ne' musulmani ne' palestinesi per avanzare i
diritti dei bambini palestinesi a non essere vittimizzati anziche'
protetti dai propri genitori.

Alcuni, come e' gia' avvenuto, diranno che l' uso strumentale dei
bambini per combattere lo stato ebraico e' necessario e che se gli
israeliani si ritirassero (dall' intero suolo rivendicato dai
palestinesi, cioe' l' intera Israele tra il mare e il Giordano tra Gaza
e il Libano) tutto cio' non sarebbe necessario. Io vi chiedo di
riconoscere che cio' e' un pretesto. Dall' Agosto 2005 Israele si e'
ritirata da Gaza, non un ebreo, non un "colono" vive o "occupa" Gaza.
Gaza e' "judenrein". Ebbene Gaza oggi nonostante non sia sotto
occupazione Israeliana continua sotto il governo Hamas a trasmettere
dalla TV Al Aqsa programmi per corrompere i giovani e istruirli all'
odio e alla cultura della morte. Articolo in evidenza numero uno la
traduzione qui sotto trasmessa l' 8 marzo 2007. Le scuole a Gaza
continuano a corrompere bambini. Mentre i palestinesi si lamentano che
non c'e lavoro e non c'e' cibo, il governo palestinese compra e fabbrica
Qassam rockets con cui colpire Sderot in Israele. Quand'e' che i
Palestinesi penseranno ai propri bambini e anteporranno i loro bisogni
ai propri?

Quello che disse Golda Meir dei palestinesi lo rivolgo anche a voi: solo
quando amerete i bambini piu' di quanto odiate gli ebrei, avremo la
pace.

Emanuela Prister Toth
Dallas Texas