La condanna di Toaff alla Knesset è sbagliata. Una lettera di Sergio Della Pergola
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Riceviamo  volentieri pubblichiamo:
Leggo su Informazione corretta:
 

"La commissione per l'istruzione della Knesset, il parlamento israeliano, ha condannato il libro di Ariel Toaff "Pasque di sangue". Si tratta di una legittima presa di posizione politica. Come espressione del popolo israeliano, la Knesset è a nostro avviso pienamente legittimata a pronunciarsi sul caso. E la commissione per l'istruzione sembra aver ben compreso come l'immensa menzogna antisemita dell'omicidio rituale, riproposta come vera dal libro di Toaff, costituisca un terribile pericolo per tutto il popolo ebraico. Il giudizio politico della Knesset non sostituisce e non si contrappone a quello, unanime, degli storici, che hanno trovato le tesi di Toaff del tutto prive di fondamento e di minimi standard di scientificità. Stabilito questo, è perfettamente lecito valutare e condannare il terribile danno che un libro come "Pasque di sangue" ha prodotto."

 

 

 

    Certo di rappresentare la posizione di molti intellettuali e ricercatori in Israele, mi dissocio categoricamente dall'ingerenza dei partiti politici nella libera attivita' di ricerca scientifica. La proposta approvata dalla commissione istruzione della Knesset di stabilire dei controlli sulla qualita' della ricerca, e addirittura la proposta di processare l'autore di un libro per i suoi contenuti, rimandano ai modelli totalitari di un passato fascista e sovietico in Europa, e ai modelli tuttora prevalenti in molte societa' islamiche. E' triste constatare che queste infiltrazioni, che da tempo sono ampiamente visibili nel dibattito sulla stampa italiana, siano penetrate anche nel dibattito pubblico in Israele. 

 

    Noto con costernazione come Informazione corretta abbia preso posizioni estreme e non critiche nei confronti del dibattito seguito al libro di Toaff. Le reazioni sono del tutto sproporzionate all'entita' dello stimolo - una ricerca storiografica sia pure discutibile - e rivelano un profondo strato di paure represse da parte della comunità ebraica, e di pregiudizi anti-ebraici non risolti da parte della societa' di maggioranza. La levata di scudi di molti che non hanno ancora letto il libro - tra cui anche alcuni storici professionisti che lo hanno letto frettolosamente - appare del tutto innaturale per toni ed estensione [decine di pagine di quotidiano nelle ultime settimane]. Il filosemitismo di alcune posizioni appare trasparente e poco convincente copertura di un latente sottostante antisemitismo. Il linciaggio pubblico dell'autore si e' spinto ben oltre quella che sarebbe la legittima critica a un lavoro poco convincente o non sufficientememte chiaro. Proprio Informazione corretta dovrebbe sapere che l'antisemitismo, per venire alla luce in Europa o nel Medio Oriente, certamente non aspettava il libro di Toaff. Questi sono i temi reali sui quali sarebbe bene articolare il dibattito.

 

    Infine, vorrei segnalare che in Israele esiste un ampio dibattito fra i partiti. Logicamente, tali partiti presentano a volte posizioni assolutamente antitetiche. Non e' possibile che - nella difesa dell'interesse di Israele - tutte le posizioni da un estremo all'altro - siano sempre difendibili. Nella fattispecie, l'on. Eldad che ha preso l'iniziativa della discussione in commissione sul caso Toaff, rappresenta una frangia estrema dell'arco politico. Spero che Informazione corretta sia in grado, in futuro, di osservare una certa distanza critica dalle posizioni piu' marginali e inquietanti all'interno della democrazia israeliana.

 

 
Cordiali saluti,
Prof. Sergio DellaPergola
The Shlomo Argov Chair in Israel-Diaspora Relations
and Director, Division of Jewish Demography and Statistics
The A. Harman Institute of Contemporary Jewry
The Hebrew University of Jerusalem