La Morgantini d'accordo con Cardini. Nel difendere il libro di Ariel Toaff 23/02/2007
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Che  la  pubblicazione   del libro   '' Pasqua  di  sangue '' di Ariel  Toaff  sia  stata  squallida  , viene  confermato dal fatto  che
su  Repubblica  del 22/2   Toaff  viene  difeso  da  una  lettera addirittura  della  deputata  europea Rifondazione  Luisa  Morgantini.
Della Morgantini  si  puo' dire  solo  che   ha  da sempre avuto  un odio  per   Israele  pari solo
alla  sua  capacita'  di  difendere   a spada tratta  tutte  le  formazioni  palestinesi  , anche  le  piu' impresentabili
( Hamas, Jihad ecc).
Travestita  da  operatrice  umanitaria,  da  anni opera  in medioriente  con  l'unico obiettivo di criticare
sempre  ferocemente  Israele.
Non  risulta  che  abbia  mai  avuto  da ridire  su personaggi  come Arafat    , Yassin ,Assad. ecc.
Il  libro  di  Ariel  Toaff  e' stato smontato da  diecine di  storici  ed esperti.
Comunque  e' innegabile  che  Ariel  Toaff  un risultato  l'abbia  raggiunto.
Il suo  libro  comparira'  d'ora  in  poi in tutte le  manifestazioni  antisemite  in bella  vista
tra    il Mein Kampf   e    I protocolli  dei  savi  di Sion.
Un  bel  successo  ,  senza  dubbio.
lettera firmata

Di seguito, la lettera della Morgantini pubblicata da Repubblica:

Ariel Toaff umiliato  come Hannah Arendt

Luisa Morgantini

V. Pres. Parlamento Europeo

Ritengo davvero preoccupante il clima da caccia alle streghe che si è dispiegato nei confronti di Ariel Toaff autore del libro "Pasque di sangue". I ricatti e le accuse giunti all'autore da parte di gruppi e associazioni ma anche dal padre, lo hanno indotto a ritirarne la pubblicazione. Eppure, gli episodi descritti dalla sua ricerca su omicidi rituali avvenuti tra il XII il XVI secolo non venivano ascritti agli ebrei in generale ma solo a quasi inesistenti gruppi di ebrei askenaziti.

Non c'è niente di peggiore di questo fondamentalismo che non permette nessuna critica o persino verità storica.

Anche Hannah Arendt quando osò, nel suo scritto tradotto in Italia con "La banalità del male", mettere in discussione il processo e la sentenza sul criminale nazista Eichmann, venne letteralmente assalita di insulti e accusata "di difendere la Gestapo e di calunniare le vittime ebraiche". Gli amici la abbandonarono, l' ostracismo arrivò da tutte le parti e lei restò ammutolita senza il coraggio di rispondere ma non ritirò il suo libro.

Del resto le stesse intimidazioni e ostracismi vengono fatti anche a chi, pur sostenendo lo Stato d'Israele, critica il mancato rispetto della legalità internazionale da parte dei diversi governi Israeliani con l' occupazione militare dei territori palestinesi che dura ormai dal '67, la continua annessione territoriale con l'espansione delle colonie e la costruzione del muro. Ne sanno qualcosa persino quegli israeliani come Ilan Pappe o Nurit Peled che osano scrivere delle politiche coloniali e razziste praticate quotidianamente nei territori occupati.

Mi dispiace molto per Ariel Toaff che ha dovuto subire tanta umiliazione, mi auguro che tutti possano leggere la sua ricerca e gli storici saperne anche criticare i contenuti senza essere messi alla berlina da nessuno.