Due lettere di protesta sulle vignette di Apicella 02/02/2007
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Una lettera sulle vignette di Apicella inviata a Piero Sansonetti, direttore di Liberazione: 

Egregio dottor Sansonetti,
ho visto l'ultima creazione del signor Apicella -veramente degna di figurare al concorso internazionale di vignette sulla shoah indetto a Teheran, sì, quello che ha preceduto il convegno negazionista- e mi sono ricordata del precedente di maggio per la quale avevo inoltrato una vibrata protesta al nostro Presidente della Camera e pure all'onorevole Provera del collegio torinese. Entrambi, evidentemente affacendati, non hanno trovato il tempo di rispondere né mi avevano soddisfatto le dichiarazioni a suo tempo rese dal Presidente.
Risolvo dunque di scrivere direttamente a giornale inviandoLe la mail a suo tempo spedita e nulla aggiungendo, semmai togliendo quella stima che pensavo di mantenere.
Nulla m'invoglia a mantenerla: né la rissosità che il partito della rifondazione comunista profonde (non solo, a dire il vero) nella coalizione né la posizione di preconcetto attacco antisraeliano -sempre e comunque- tenuta sia dal partito sia dal giornale del partito.
lettera firmata 

Una lettera inviata a Fausto Bertinotti:

Un consiglio Onorevole, vieti ai suoi tirapiedi di accumunare la Shoà di 6 milioni di ebrei, alle sofferenze degli islamici dovute soltanto al loro addottrinamento sanguinario da parte dei vari Hamas,al Aqsa,ecc ecc. Lei sig. Onorevole, ed ogni comunista come Lei,non è nemmeno degno di pronunciarla la parola Shoà, quindi se se ne tenga lontano sia personalmente che dal suo giornale. Ancora si ostina a dissociarsi dal vignettista del suo giornale Apicella ?? Ma Lei, non ha la benchè minima dignità di prendersi le Sue responsabilità in quanto leader del partito di questo questo giornale?? E dire che i musulmani, suoi amati amici fraterni, hanno creato uno scandalo internazionale per molto meno, con dimostrazioni sanguinarie anche verso il Sommo Pontefice. Che ne direbbe se noi israeliti, per lo sdegno, iniziassimo a fare ritorsioni verso ogni non-ebreo? Ma no, stia tranquillo, noi ebrei siamo persone per fortuna civili, colte e per niente sanguinarie come i suoi amici e quindi ci limitiamo a protestare con i responsabili, in questo caso Lei.
lettera firmata