Siamo troppo partigiani ? Due lettori di IC ci criticano 31/12/2006
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Due e-mail di critica che pubblichiamo molto volentieri. Al lettore David Zard, l'invito a leggere in questa rubrica la mail di David Pacifici, che riassume molto bene il nostro pensiero.

Come più volte riportato ho sempre scritto contro alcuni articoli de IL
Manifesto dell'Unita de La Sampa, e La Repubblica.

Pero purtroppo diverse volte noto che anche Voi forse presi dall'assolutismo
di per forza abbiamo ragione noi attaccate tutti gli articoli di critica
verso Israele.

Oggi l'articolo della Spinelli su La Stampa non può essere contestato o
criticato in quanto in gran parte veritiero.

E' vero che Hamas ha vinto le elezioni democraticamente,(ANCHE SE è VERO CHE
LE ELEZIONI LE HA FATTE VIONCERE AD HAMAS IL COMPORTAMENTO DI ISRAELE CHE
ESASPERA ANCHE I PALESTINESI FILOISRAELIANI).

E' vero che Israele deve cambiare atteggiamento ed insistere per arrivare al
dialogo.

Siate obbiettivi, costruttivi e propositivi e cercate di portare alla causa
israeliana i media senza attaccarli sempre "senza se e senza ma".

Distinti Saluti
David Zard

Ecco la seconda:

Stim.ma Redazione di Informazionecorretta
leggo sempre con estremo interesse le vostre news e quasi sempre sono in
pieno accordo con voi, non solo: spesso ho aderito ai vostri appelli
scrivendo proteste ai vari giornali che distorcono le informazioni.
Sono, direi quasi visceralmente, dalla parte dello Stato di Israele
nella sua difesa della sua esistenza.
Sono daccordo con voi che da molti anni l'Europa e l'Italia, in
particolare, è pervasa da una vigliaccheria, ormai non tanto
strisciante, quanto palese e ben manifesta nei confronti del mondo
islamico che sta lentamente, ma inesorabilmente conquistando terreno
proprio in casa nostra, tentando di stravolgere la nostra società.
Nel caso di Saddam Hussein, però, non sono daccordo.
Sull'esecuzione, non sono daccordo.
Infatti, ritengo, che sia stato fatto tutto troppo in fretta.
Molti altri capi di imputazione pendevano sulla sua testa!
Per dire che giustizia è stata fatta, occorreva che, posto come
acquisita la condanna, si procedesse al processo degli altri capi di
imputazione.
Il chè significava portare all'opinione pubblica altre testimonianze
sulle varie connivenze e responsabilità internazionali che avevano
portato Saddam a quel livello di potere.
Ciò non è stato fatto per evidente timore che venissero alla luce verità
scomode, ma che sono state ipotizzate da molti mezzi di informazione.
Soltanto alla fine si poteva valutare se era il caso di impiccarlo o
farlo stare in galera per il resto dei suoi giorni.
E poi non era meglio che la condanna venisse da un tribunale
internazionale, visto che i crimini avevano coinvolto, fin dalle
origini, molte nazioni?
Ora, con questa fretta, non si è resa giustizia!
Anche Israele avrebbe avuto il diritto che fosse proclamato davanti a
tutto il mondo che Saddam pagava le famiglie dei terroristi che si
suicidavano. Mentre ora sono solo voci che corrono e qualcuno potrebbe
anche rifiutarle come vere (non c'è forse qualcuno che sta negando lo
sterminio degli ebrei nei campi di sterminio?), le testimonianze ad un
processo sarebbero state fissate in modo indelebile nella Storia.
In questo modo i vari personaggi della politica europea ed italiana in
particolare, sarebbero stati svergognati pubblicamente per avere
appoggiato e continuare ad appoggiare, chi era pagato da un assassino
quale Saddam era.
E magari potevano venire fuori connivenze dirette italiane (appalti per
lavori, pozzi petroliferi ecc..) così quelli che per un fatto puramente
ideologico difendono i terroristi, sarebbero stati, per lo meno,
tacitati per sempre. E forse la politica ufficiale avrebbe preso una
strada diversa.
Ora non si può più.. perchè altri processi con altre testimonianze,
anche in difesa, che evidentemente avrebbero coinvolto molti di quelli
che si sdegnano ora, non verranno più celebrati.
Altro discorso è quello religioso: la Chiesa Cattolica, in quanto
depositaria della Fede cattolica, ha sempre in ogni caso, un
atteggiamento di tentare di recuperare i peccatori per quanto grandi
siano, perchè crede in un Dio di infinita misericordia.
Ma, detto così, capisco che molti possano non essere daccordo in quanto
si pensa subito alla giustizia.
Infatti Dio è anche infinita Giustizia.
Allora visto che queste due qualità di Dio sembrerebbero essere in
contrasto tra loro (ma solo per la mente umana che , perchè, in quanto
creatura, è limitata) ecco che il cristiano si astiene da un giudizio
estermo e rimette  a Dio il giudizio finale, nella speranza che anche il
peccatore più incallito, in carcere, trovi la forza di redimersi.
Nella speranza che queste mie considerazioni, anche se non proprio
condivise, vi spingano a considerazioni un pò più di ampio respiro, ma
soprattutto di speranza, vi saluto con affetto e vi auguro
Buon Anno di cuore.
Stefano Zaccaria