A Barbara Spinelli Risposta all’articolo: Israele fara’ una brutta fine..........
La lettura del Suo articolo su La Stampa mi ha suscitato un senso di malessere, si’ confesso, mi ha trafitto il cuore, toccata! Ma poi, mi sono ripresa mi sono ricordata improvvisamente di Ferrara , ma mannaggia come si chiama quel geniaccio di Ferrara ? Qual e’ il suo nome? Accidenti non lo ricordo, che una ne pensa e quattro ne fa, quel vulcano d’idee che un mesetto fa invitava i lettori de Il Foglio a ridere e a farsi una crassa risata di fronte a chi ci vorrebbe morti, per cui, come, obbedendo ai suoi ordini,(deve sapere che le parole di Ferrara sono per me verbo) , ecco che dopo aver letto, Barbara, il suo articolo di Buon anno, all’indignazione e’ subentrato il riso, si’, mi sono messa a ridere, sono scoppiata a ridere, ho arciriso e cosi’, voila’,in un crescendo di risate a crepapelle e a sganasciate, tutto il risentimento che avevo per lei per quello che ha scritto,. e’come d’incanto sparito Ma si’, ho esclamato, questa e’la terapia :IL RISO. Provateci, funziona! Altroche’ se funziona ! Aristotele ne era a conoscenza, e per questo scrisse quel Trattato sul riso, che nel monastero, quei monaci de” Il Nome della Rosa’’ volevano leggere a tutti i costi, anche di soppiatto, ma che poi mentre assaporavano il frutto proibito della risata, venivano regolarmente avvelenati dal veleno sparso sulle pagine dal monaco cattivo che voleva tenere tutto il riso per se.’
.Non vale la pena prendersela, ridiamo perche’ il riso allontana i fantasmi!
Barbara , questo segreto che ci ha raccomandato Ferrara come terapia, vale anche per Lei mi creda e persino per tutti quegli Islamisti,( ma che brutto neologismo),che non vogliono ridere, che si autocastigano prendendo tutto sul serio e che accoppano chi ride, che permalosoni1 Fanno un dramma per tutto, per un po’ di satira, che male non fa, semmai allunga la vita.
Barbara, io me la immagino bella e seducente,forse un po’ furbastra e un po’ naughty, naughty come in Inglese si apostrofa un bambino che fa marachelle. Ma, a causa dell’articolo che ha scritto, Lei si sente un po’ tesa per quello che ha combinato! Dia retta a me , la smetta di rodersi il fegato, giocando a fare la Cassandra che, ahime ,pretendeva di sapere tutto e che peccava di presunzione, poveretta, le sue specialita’ erano le predizioni e le conseguenti maledizioni. Rida anche Lei, cerchi nell’aurea mediocritas, la misura che Orazio indicava di tutte le cose, cioe’ non abusare del vino,della crapula,dell’amore e dell’odio che cosi’ La infiamma. Quest’ultimo e’ il suo abuso e per favore ricorra al riso, sia piu’ serena, si rilassi, ami qualcuno, e perche’ no, faccia all’amore. Vedra’ che le rughe le si stenderanno e diventera’persino piu’ bella e nuocera’ di meno.
Pensi che Charlie Chaplin aveva gia’ sconfitto Hitler, prima dell’esercito americano e dell’armata sovietica e della Resistenza e degli Inglesi e Canadesi ed altri’, ( ho dimenticato forse qualcuno?)......con la satira naturalmente!Se penso alla scena di Hitler che rotea il mappamondo con gli occhi avidi di potere nel film “Il dittatore’,mi viene ancora da ridere, non riesco proprio a contenermi.Oppure vada a vedere un film di Borat, campione di incassi !L’ho visto in TV e dopo due ore di risate mi son sentita un’altra.
!L’umorismo e la satira son vincenti!
E ora che ho fatto l’apologia della risata, penso che Lei ce l’abbia un po’ con me.
Se vuole scendere a singolar tenzone , ci possiamo incontrare a via delle Zoccolette a Roma o a via delle Carmelitane Scalze a Milano, per un duello beninteso a penna e non a spada tratta.!
Sono a sua disposizione. Mi faccia sapere.
Piera Bracaglia- Morante
Post scriptum
Se non pubblicherete questa lettera,come penso, per lo meno ho sortito l’intento di farvi ridere? Dite la verita’ e state al gioco!