Etipia e Somalia 28/12/2006
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Nel 91 fu cacciato Barre e presero piede i signori della guerra. Guerra
di bande. Nel 93 l'ONU e gli USA cercarono di mettere ordine, ma alle
prime perdite si ritirarono. Fino a qualche mese fa disinteresse
generale per quel che succedeva a Mogadiscio, che si arrangiassero. Poi
si cominciò a parlare di "Corti Islamiche", si scoprì che portavano
"sharia and order", anche se pagate da Bin Laden. Si poteva circolare
per Mogadiscio e dormire in albergo, con inevitabili confronti con
Baghdad, quasi a rimpiangere Saddam, dimenticando, per odio
antiamericano, il milione e più di morti iracheni tra guerre e genocidi.
Poi ci si accorse che ad Addis Abeba la cosa non poteva piacere e che
gli USA forse sarebbero usciti dal disinteresse per la Somalia, ma si
confidava sul fatto che gli etiopi sono i nemici secolari dei somali,
che avrebbero combattuto fino alla morte se gli etiopi avessero invaso.
Ieri sera il solito TG1 annunziava, preoccupato da una facile avanzata
dei "regolari" (si fa per dire) appoggiati da carri e aerei etiopi,
verso Mogadiscio, il rischio di un'"emergenza umanitaria" perchè a
Mogadiscio sarebbe corso moltissimo sangue. Il soliito francese invocava
l'intervento della "comunità internazionale" per arrestare il massacro,
anche se si doveva ammettere che gli islamici avevano preso a scappare.
Gli americani, combattendo una "proxy war", una guerra per procura,
rischiavano di finir male per l'ennesima volta, scriveva ancora ieri
l'Herald Tribune, giornale liberal accecato dall'odio per Bush
Stamattina sono andato a curiosare sul Televideo (non che sia poi così
affidabile). Sembra che a Mogadiscio regni la tranquillità in attesa dei
"regolari", che i soldati arruolati dalle corti islamiche aderiscano in
massa al governo "regolare" e che per ora gli islamici sono scappati a
Chisimaio.
Vediamo come finirà.
Ma perchè questi liberals non si dedicano più correttamente a qualche
attività irrazionale, tipo il tifo calcistico?
Cordiali saluti
Agostino Castiglioni